Che tosti questi Madkin e che grinta! Non sembrano neanche un gruppo italiano (vengono da Roma). Esordiscono con questo Ep contenente 5 brani, ben suonato e ben registrato (anche l’orecchio vuole la sua parte).
Vi ricordate gruppi con a capo una riot grrrl quali Hole, L7, Babes in Toyland e affini ? Si proprio quelli del periodo ‘grunge’. Be, i Madkin strizzano l’occhio a quel rock alternativo che andava per la maggiore negli anni 90 con band seminali come i Nirvana. Ne è una conferma l’iniziale ‘My Zen’ con l’attacco di chitarre abrasive, ritmo incalzante e la voce graffiante della bella (anche l’occhio vuole la sua parte) Serena. Stessa pasta per la seguente ‘Kid Barf’ con l’andatura tipica di chi è stato influenzato da quel genere e ancor prima da gruppi hard dei seventies. Con questa accoppiata iniziale potete pogare anche nella vostra camera ... Poi i quattro fanno una piccola pausa con la melanconica ‘Blue Sun’; ad aprire la canzone questa volta è la dolce voce di Serena per una ballata rock con un finale dove sussulti di basso anticipano chitarre ora sospese ora cullanti. Dopo aver ripreso fiato ecco che ritornano i temi tanto cari ai nostri con ‘Oblomov’ dove ancora più accentuate sono le influenze ‘hard seventies’. I nostri si fanno parecchio apprezzare per le doti messe in campo e per la qualità del disco che si fa ascoltare piacevolmente tutto d’un fiato. Nella conclusiva ‘The Lunar Cycle’ le acque si acquietano nuovamente con un’altra dolce ballata, che trasognante ci lascia in attesa del prossimo ‘ciclo lunare…’ e del prossimo disco dei Madkin. 80/100
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Giuseppe: Chitarra Anno: 2008 Sul web: |