I Vintage Violence cantano in italiano, ma musicalmente si rifanno alle nuove leve del Brit Rock con quelle caratteristiche Indie Rock del genere: una spruzzatina di Garage, un’altra di Funk , una di New Wave.
Questa miscela fa dei Vintage Violence una band attuale. Sono in cinque e vengono dalla provincia di Lecco. Mirano alto i Vintage Violence e lo fanno con l’intento di centrare il bersaglio. Ciò si evince dalle note della loro biografia che parla chiaro: un album nel 2004 “Psicodramma – nove giorni senza dormire”, un singolo stampato in 35000 copie, vincitori di Arezzo Wave nel 2005, 170 concerti divisi con gruppi del calibro dei Quintorigo e la partecipazione a varie selezioni musicali arrivando quasi sempre alle finali. E non ultima l’apparizione a ‘Scalo 76’ su Raidue. Nel 2007 esce “Cinema” contenente 6 brani e il videoclip del singolo “Le cose cambiano” con la regia di Federico Badiali, che ne conferma le attitudini e le ambizioni. L’album si apre con “Le cose cambiano” che strizza l’occhio ad Arctic Monkeys, The Kooks, Milburn e con un ritmo che ricorda i Clash. Anche “Quanto fa male pugnalarsi in gola” si mantiene su questi livelli. Segue la più articolata “Non si diventa mai ricchi per merito” con citazioni bibliche e con un bel gioco di chitarre, sempre affiatatissime, che si incrociano l’un l’altra e le parole di Nicolò che, come nel resto del disco esprimono un disagio sociale. Ottima anche la sezione ritmica sempre precisa e puntuale in ogni brano. “Il Malgoverno” con un suono di chitarra alla Yeah Yeah Yeahs continua a far emergere la grinta dei nostri. Seguono le più riflessive “La grande V” (che ricorda gli Scisma) e “Cinema”, quest’ultima che rimanda ai fatti di Genova di qualche anno fa, con, a metà brano, un arpeggio di chitarra che ricorda "Constellations" dei Gledhill misconosciuta band di Sheffield. Ne esce fuori un bel lavoro di pop chitarristico tanto in voga in questi anni, con qualche ingenuità qua e là, ma con tanta voglia di emergere che ci fa sperare in un loro prossimo miglioramento. 70/100
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Nicolò Caldirola: Voce Anno: 2007 |