Scritto da Claudia Persia Sabato 31 Agosto 2024 21:23
“L’età fragile non è un’età della vita, è la vita stessa. La memoria che non può nascondere il dolore, la solitudine dopo la separazione, la colpa per la sopravvivenza. La vita è dura come un sasso che Donatella Di Pietrantonio riesce a levigare con le mani sicure della sua scrittura. L’età fragile è la storia di una famiglia sospesa nel segreto del trauma, parole mai dette, rinchiuse nel cuore di una montagna d’Abruzzo, che è insieme psiche e paesaggio. L’età fragile è il romanzo di una madre che non trova respiro, stretta tra la severità del padre e il silenzio della figlia. Un libro che, raccontando il dolore, lo cura perché a scriverlo è una donna che conosce il miracolo delle parole e il sangue delle ferite. Per questo è il mio candidato al Premio Strega”. |
Scritto da Claudia Persia Venerdì 30 Agosto 2024 00:34
La prima silloge di Luciano Panama, intitolata “Raggi che oltrepassano qualsiasi andatura”, si presenta come una raccolta intensa e profonda dei temi principi dell’esistenza umana. |
Scritto da Leonardo Furlan Sabato 10 Agosto 2024 15:56
Nel 2019, sarà stato l’inizio dell’estate, un’amica mi fa: “Senti, ad agosto perché non venite qualche giorno con noi su dalle parti del Passo San Boldo… c’è questo festival musicale – si chiama ‘Pamali’ – una cosa un po’ fricchettona, un po’ particolare, ti piacerà, e poi ci sono un sacco di attività per i bambini: le mie figlie lo adorano, vedrai che anche Lucrezia si divertirà. Noi saliamo in camper, voi potreste appoggiarvi a noi se venite su in tenda”.
“Pamali? Mai sentito.”
“Pamali sì… dev’essere una parola dei nativi d’America, sai: ci sono i tepee e tutte quelle cose là degli sciamani, è già qualche annetto che lo fanno.”
“E che ti devo dire? E andiamo a vedere ’sto Pamali.”
“Pamali”, almeno a quanto sono riuscito a verificare in seguito, non è in realtà una parola attestata tra i popoli nativi d’America. Però è il nome di un piccolo villaggio indiano (1.758 abitanti all’ultimo censimento) dello Stato del Punjab, distretto del Ludhiana, mentre in Urdu, la lingua parlata da oltre 200 milioni di persone tra Pakistan e paesi confinanti (nonché la lingua in cui canta la jazzista neo-sufi Arooj Aftab – per inciso: uno dei migliori dischi del 2024 è suo), ha un significato cruento, che si può tradurre con “devastare, calpestare, distruggere”… mhm… difficile che quelli del festival si siano ispirati a questo terribile concetto. Se però ci spostiamo in Indonesia, nella parte occidentale dell’isola di Giava, dove si parla il Sundanese, “Pamali” significa “tabù ancestrale”, già qualcosa di decisamente più suggestivo, certo… ma forse, chissà, più adatto a una rievocazione etnica.
E quindi no, in definitiva non ci siamo ancora. Facciamo così: la cosa migliore è farsi spiegare tutto dall’ideatore stesso del Pamali, “Caio” Claudio d’Altoè, con cui riesco per la prima volta a parlare a poche ore dalla chiusura dell’edizione 2023 del Festival.
“Era il 2010, facevo il muratore giù a Tarzo con mio padre, ascoltavo un sacco di musica e pensavo che ci fosse bisogno di spazi, di occasioni comuni per ascoltarla assieme e suonarla dal vivo anche lì da noi. Avevo in mente un piccolo festival che avesse come tema questi tre concetti: ‘state in pace, amatevi, e siate liberi’. E insomma, c’era già tutto lì: PAce-aMAre-LIbertà… PA-MA-LI, o, se vuoi, anche la Pace che AMA la Libertà (e viceversa). Ecco come è nato il nome: sei sole lettere che racchiudono tre concetti così importanti… All’inizio abbiamo fatto tutto giù, a Tarzo, poi, dal 2015, siamo saliti quassù, al Passo San Boldo, grazie all’ospitalità di Gianni B., lo sciamano della valle.”
Ora che sappiamo qualcosa di più sul nome, possiamo sospendere il racconto di Caio, per dedicarci alla geografia del luogo.
Scritto da Gianluca Livi Giovedì 30 Maggio 2024 09:27
Vi abbiamo già parlato di Rebel Rebel, amabile negozio di dischi diretto dal simpatico Anthony Bosin (lo abbiamo largamente menzionato nell'articolo "Disco New a Bolzano: dalle sue ceneri sorge Rebel Rebel"). |
Scritto da Claudia Persia Lunedì 27 Maggio 2024 16:39
Il romanzo si configura come un grande specchio distopico: l’ho guardato, ho scorto una figura femminile e mi sono riconosciuta. Improvvisamente June Osborne ed io eravamo la stessa persona e stavamo vivendo lo stesso incubo. È questa l’impressione che ho avuto leggendo il libro. Margaret Atwood si dimostra abilissima nel catapultare il lettore in un universo parallelo che, per quanto spaventoso, potrebbe essere e divenire pericolosamente reale. Diventa, quindi, impossibile non immedesimarsi nella protagonista. |
Scritto da Claudia Persia Martedì 14 Maggio 2024 16:01
Il romanzo è un thriller psicologico, in cui la trama avvincente e la tecnica narrativa della scrittrice tedesca costituiscono la combinazione perfetta per far camminare il lettore tra righe di suspense e colpi di scena. “La mia prediletta”, infatti, vi renderà impossibile staccare lo sguardo dal libro, finché non sarete giunti all’ultima pagina. |
Scritto da Leonardo Furlan Venerdì 10 Maggio 2024 12:52
Scritto da Claudia Persia Sabato 04 Maggio 2024 00:00
...La microeternità Di quando m'hai baciato Di quando t'ho baciata... È in questo modo che, nella poesia "Il Giardino", Jacques Prévert descrive il bacio: un momento così intenso, profondo e significativo da sembrar durare per sempre, nonostante la sua effettiva brevità. Questa è la microeternità, un geniale accostamento di due parole ossimoriche che dà vita a un concetto che possiamo sentire con e dentro il nostro cuore, ogni volta che le nostre labbra si imprimono su quelle della persona che amiamo. E così, attraverso il bacio, diventiamo capaci di catturare il tempo e di tenerlo sospeso tra le nostre bocche. |
Scritto da Claudia Persia Sabato 27 Aprile 2024 11:49
Orfeo, cantore trace e figlio di Calliope, musa greca della poesia, è considerato il poeta per eccellenza. Col soave suono della sua cetra, egli riesce ad incantare la natura che lo circonda, a placare gli animali, gli uomini e persino gli dei. L’amore per Euridice lo conduce dritto all’Inferno. L’uomo innamorato desidera riportare in vita la sua dolce sposa, morta per il morso di un serpente; ottiene il permesso di farlo, ma ad una condizione: non può voltarsi durante il tragitto. Orfeo, però, proprio in prossimità dell’uscita, si guarda indietro, perdendo per sempre la sua donna. Ma perché si volta? |
Scritto da Fabio Rossi Lunedì 15 Aprile 2024 08:22
Il 1973 è stato senz'ombra di dubbio uno degli anni più importanti nella storia della musica del decorso secolo. |
Scritto da Claudia Persia Venerdì 12 Aprile 2024 20:25
J. W. Goethe, inventore del concetto di Weltliteratur, è stato uno dei più importanti scrittori, poeti e drammaturghi tedeschi dei secoli XVIII e XIX. Le sue opere spaziano dalla poesia alla prosa, dal teatro alla filosofia. È noto soprattutto per il “Faust”, considerato il suo capolavoro, ma ricordiamo anche “I dolori del giovane Werther” e il “Wilhelm Meister”. |
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