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Stefano Micocci, Carlotta Ercolino
Rino Gaetano, un mito predestinato

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Scritto da Max Casali Lunedì 12 Febbraio 2018 22:00

Questo su Rino Gaetano non è l’ennesimo libro biografico sul cantautore nato a Crotone e poi trapiantato a Roma. O meglio: lo è in parte ma con un’impostazione innovativa che abbraccia varie sezioni.

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Fabio Rossi
Rory Gallagher: Il Bluesman bianco con la camicia a quadri

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Scritto da Jacopo Giovannercole Martedì 05 Dicembre 2017 19:49

Un indispensabile biografia, un piccolo grande tributo al più illustre “sconosciuto” del rock.

Rory Gallagher ha vivisezionato le viscere del blues a favore di una produzione discografica di assoluto valore e scevra da ogni esibizionismo di sorta.

E’ riduttivo parlare di questo valoroso chitarrista come un “semplice” grande bluesman: Rory è in secondis un autore, un ottimo autore, al contrario di colleghi pluridecorati che spesso hanno alzato l’asticella dell’overdrive all’insegna di un chitarrismo fin troppo plateale molto utile a coprire qualche magagna in termini di scrittura e ad attirare l’attenzione verso qualche cover di troppo. Fabio Rossi, curatore di questo prezioso libro, saggista rock e roryano fino al midollo, ci mostra anche l’altra faccia di Gallagher, quella più intima, appartenente alla sfera propriamente poetica delle sue canzoni.

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Phil Collins
No, non sono ancora morto

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Scritto da Gianluca Livi Sabato 25 Novembre 2017 19:21

 








In questo libro, la parola "prog" viene nominata soltanto due volte (perseguendo scopi meramente didascalici); il cambiamento cruciale avvenuto con il passaggio da "Duke" a "Abacab" è liquidato troppo frettolosamente ("disco che rimescola le carte: rispetto al passato, i brani sono più corti e grintosi e meno densi di sintetizzatori"); i Genesis occupano meno della metà del volume; l'ingresso di Chester Thompson nella band è appena accennato, quello di Daryl Stuermer neanche, Anthony Philips non viene mai nominato; l'argomento "musica" non arriva ad occupare due terzi del volume.

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Fabio Furnari
Gasolio

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Scritto da Max Casali Martedì 21 Novembre 2017 22:24

In un’epoca dove le coscienze sono fortemente assopite e subiscono una velata dittatura inconsapevole, ecco un libro prezioso che fa ridestare gli animi, con nuove prese di coscienza. Scritto da un musicista (ecco il motivo per cui ne parliamo), l'opera è strutturata su 181 pagine che forniscono un quadretto non proprio idilliaco delle perfide manovre del Potere.

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Falso d'autore: New Deep Purple

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Scritto da Gianluca Livi Lunedì 15 Maggio 2017 10:46


Falso d’autore: New Deep Purple

Introduzione
Rod Evans, Tony Flynn, Tom de Rivera, Geoff Emery e Dick Jurgens

P
ochi sanno che dietro questo organico si cela l’unica incarnazione aprocrifa dei Deep Purple, attiva negli anni '80 sul fronte live in quasi tutto il Nuovo Continente, per ben 5 mesi, sotto il nome “New Deep Purple”. 
La band presentava un solo membro fondatore, Rod Evans (lo si ricorda nella Mark I e nei primi tre album dei Deep Purple), convinto da persone con pochi scrupoli a rispolverare lo storico monicker, seppur anticipato dal suffisso New.

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Allan Holdsworth: omaggio ad un antieroe

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Scritto da Alex Marenga Giovedì 20 Aprile 2017 10:28



Il 16 aprile del 2017 è venuto a mancare Allan Holdsworth, uno dei grandi rivoluzionari della chitarra contemporanea.

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Red e Chiara Canzian
Sano vegano italiano

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Scritto da Gianluca Livi Giovedì 23 Febbraio 2017 13:54

Premessa
Non meno di quattro giorni fa, sono andato a cena fuori con la mia famiglia, a Trastevere, nel centro di Roma. Con noi, un’altra coppia e i loro due figli.
Dopo aver ordinato un contorno a base di funghi, zucche, finocchi come unico pasto ed aver precisato di non mangiare carne, mi è stato chiesto dall’altro capofamiglia: “…e per quale motivo ti fai così male?”.
Ora, pensateci bene, anche chi, tra di voi, mangia carne: c’è qualcosa che non torna in questa scena, vero?
Per prima cosa: cosa c’è di male a mangiare un piatto di sola verdura? Fa forse male, la verdura?
Inoltre, la domanda è certamente legittima ma l’ha posta il soggetto sbagliato. Io, casomai, avrei dovuto porla a lui, che aveva appena ordinato patate fritte e salsiccia. O no?
George Bernard Shaw (scrittore, drammaturgo, linguista e critico musicale irlandese che lo stesso Red Canzian cita nel libro a sua firma), così rispondeva alla domanda sul perché si è vegani: “Oh, andiamo! State confondendo le cose. Perché dovrei giustificarmi per il fatto di mangiare in maniera decorosa? Se mi ingozzassi di carcasse bruciacchiate di animali, allora sì che potreste chiedermene il motivo!”.

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Sanremo 2017: il pagellone

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Scritto da Pierpaolo Lopatriello Sabato 11 Febbraio 2017 13:40



Introduzione

Puntuale come le tasse il grande carrozzone mediatico-musicale del Festival di Sanremo sospende per una settimana gli eventi di mezza Italia. Volenti o no, appassionati o recalcitranti, impossibile non farsi travolgere fosse pure dai tweet cattivo, il post iconoclasta, il parere non richiesto. Sono giorni che sui social danno i numeri… Ecco i nostri.

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Duff Mckagan
Come Essere Un Uomo (e altre illusioni)

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Scritto da Daniele Ruggiero Domenica 01 Gennaio 2017 20:27

Che il termine rockstar non sia più sinonimo di sregolatezza, ricchezza, lusso e spensieratezza lo dimostrano le duecento pagine scritte da “Duff Mckagan” ove, al compimento dei suoi cinquant’anni, mette a nudo una vita a dir poco normale.

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L'acquisto del vinile usato. Postfazione (riflessioni sulle croniche patologie del musicofilo e/o audiofilo)

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Scritto da Giuseppe Artusi Lunedì 12 Dicembre 2016 13:58

Dopo aver trattato l'argomento afferente al comportamento da attuare in tema di reperimento dei vinili usati (l'articolo, a mia firma, si trova QUI), è il caso ora di porsi una domanda fatidica: si può acquistare lo stesso disco ventitré volte?
Certo che si può, io l’ho fatto ad esempio: infatti, al momento, sono alla ventitreesima copia vinilica di Tubular Bells che entra in casa mia.
Di più: quasi la metà dei dischi che possiedo (in tutto circa quattromila, neanche uno sproposito) l’ho acquistata più d’una volta, spesso sei o sette, e anche di più, appunto.

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Francesco Ferrua
The Alan Parsons Project. L’occhio Nel Cielo

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Scritto da Gianluca Livi Domenica 27 Novembre 2016 21:37

 

 

 

 



Questo libro è un sacro testo.
E lo è in termini oggettivi, prescindendo dal fatto che effettivamente, sia l'unico mai scritto in onore del gruppo inglese, cosa che sembra incredibile di per sé.

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