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Biografie

Misurare l’amore nella musica degli anni ‘60

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Scritto da Michele Tempera Lunedì 15 Settembre 2025 11:53

Nell’ottobre 1969 viene pubblicata la storica canzone “Whole Lotta Love”, importantissimo brano di transizione tra il rock e l’hard rock. In uno dei versi il cantante Robert Plant fa sapere alla ragazza che sta audacemente corteggiando che “Ti darò ogni centimetro del mio amore” (in inglese: I’m gonna give you every inch of my love”). Questa ardita metafora rappresenta una delle modalità con le quali si è misurato questo sentimento nella musica rock e pop-rock degli anni ’60; in questo caso, appunto, parliamo di centimetri.

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Gli animali come simboli nella musica del 1967. Doors, Pink Floyd e Beatles.

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Scritto da Michele Tempera Martedì 12 Agosto 2025 12:49

L'esempio dei Doors, dei Pink Floyd (con Syd Barrett) e dei Beatles.

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I Doors non vanno a Monterey: 16-18 Giugno 1967

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Scritto da Michele Tempera Martedì 17 Giugno 2025 11:55

Dal 16 al 18 giugno 1967 si tiene il Monterey International Pop Festival vicino all’omonima città della California, uno dei primi grandi eventi musicali collettivi che da lì in poi segneranno la storia della musica fino alla prima metà degli anni ’70.

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L’assolo di Robby Krieger in “LIGHT MY FIRE” dei Doors

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Scritto da Michele Tempera Venerdì 16 Maggio 2025 12:49

Il profondo interesse che i membri dei Doors nutrivano per il Jazz si rispecchia in una parte della loro musica, in particolare in quella concepita nel loro primo periodo (1966-1967).

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"Universal Mind" dei Doors: un rock poetico di Jim Morrison

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Scritto da Michele Tempera Mercoledì 23 Aprile 2025 08:37

Universal Mind” fa parte di quella decina di pezzi dei Doors che non sono mai stati utilizzati in nessuno dei loro album, pur avendo attraversato alcuni anni del loro viaggio musicale. Composizioni che appaiono e scompaiono tra outtake, bootleg e live e che in diversi casi avrebbero meritato una considerazione più elevata.

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“I’m Troubled” dei Doors: l'intro cancellata di "The Soft Parade"

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Scritto da Michele Tempera Lunedì 07 Aprile 2025 11:53



I’m Troubled" dei Doors: l'intro cancellata di "The Soft Parade". La composizione che conferisce il titolo al quarto LP dei Doors The Soft Parade (pubblicato nel luglio 1969) è celebre tra i fan del gruppo californiano.

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The Doors attraverso 'Strange Days'
Michele Tempera

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Scritto da "Eric" G. Laterza Lunedì 10 Marzo 2025 12:21

La società frenetica in cui viviamo ci ha, purtroppo, abituato a consumare e “bruciare” tutto in tempi velocissimi.

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Twist of Glenn
Guida completa all'universo tormentato dei Danzig

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Scritto da Gianluca Livi Mercoledì 08 Gennaio 2025 06:43

«Ho dato molto al Punk, cambio genere». Nel 1983, con queste parole, concludendo un concerto tenuto in occasione dell'annuale ricorrenza di Halloween, Glenn Allen Anzalone, meglio noto come Glenn Danzig, annuncia l'abbandono dei Misfits, band punk nata nel 1977.
Dopo aver fondato e concluso il progetto
Samhain, aprendosi un poco ad un sound più duro, dà vita nel 1987 ai Danzig, band con la quale il cantante si scrolla defintivamente di dosso l'eredità punk, abbracciando un hard & heavy piuttosto oscuro, talvolta infarcito di venature blues. Per sua espressa volontà, vi confluiscono tre musicisti che avevano suonato nell'organico precedente (occasionalmente o stabilmente): il bassista Eerie Von, il chitarrista John Christ (impegnato nei lavori "Final Descent" e "Samhain Grim"), il batterista  Chuck Biscuits (che aveva registrato il solo brano "Death... In Its Arms", presente nel citato album "Final Descent"). E' l'inizio di un'avventura che dura tuttora, pur tra alti e bassi, a causa degli immancabili cambi di formazione e di una discontinuità sonora che abbraccia nel tempo più stili, vanificando gli intenti iniziali.
Di seguito, le nostre opinioni afferenti all'intera discografia (la doppia immagine di qualche titolo si riferisce alle differenti edizioni dell'epoca).

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Lynyrd Skynyrd: una band o una cover band?

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Scritto da Alberto Rho Lunedì 21 Ottobre 2024 12:00

Il Tour recentemente conclusosi “The Sharp Dressed Simple Man Tour”, che ha toccato 22 città negli USA, e il preannunciato “Summer Jam 2025”, inducono a domandarsi che cosa siano oggi i Lynyrd Skynyrd.

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L'oscuro universo dei Devil Doll

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Scritto da Gianluca Renoffio Mercoledì 25 Settembre 2024 00:00

Devil Doll: Un Viaggio nel Mondo Oscuro di Mr. Doctor

I Devil Doll sono una delle entità musicali più enigmatiche e affascinanti della scena rock sperimentale italiana, un progetto avvolto in un alone di mistero che ha attratto e affascinato fan in tutto il mondo, dall’America all’Australia. Nata dall'ingegno creativo di un vero e proprio “genio” che si è fatto chiamare Mr. Doctor, figura enigmatica e carismatica di cui si conosceva solo l’origine veneziana, Devil Doll ha saputo unire influenze gotiche, progressive e orchestrali in una miscela unica di teatralità e intensità emotiva. L’alone di mistero che circonda la band è stato diretta conseguenza della ritrosia del suo “deus ex machina” ad aprirsi agli altri (ad essere social si direbbe oggi); in vera e propria antitesi a tutto ciò che può essere un comportamento definito normale in qualunque attività artistica non ha mai concesso interviste, non ha mai promosso i propri lavori, non si è mai preoccupato delle vendite tanto da pubblicare il suo primo disco "The Mark of The Beast" in un'unica copia ormai sogno di ogni collezionista. Il suo talento ed il gusto per tutto ciò che è macabro lo pongono di diritto in quella compagnia di eletti quali l’Edgar Allan Poe dei racconti dell'orrore, l'Hitchcock di Psyco, lo Stoker di Dracula... che hanno fatto del gusto del "gotico" un'arte.

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I King Crimson e lo Humument
un percorso un po’ accidentato nei meandri di arte e musica

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Scritto da Leonardo Furlan Venerdì 10 Maggio 2024 12:52



- SCROLL DOWN FOR ENGLISH VERSION -



Non è un segreto che “Under Milk Wood” di Dylan Thomas – uno dei radiodrammi più rivoluzionari del Secondo Dopoguerra – sia citato nei dischi “Starless and Bible Black” e “Red” dei King Crimson, avendo il suo incipit fornito al primo tanto il titolo dell’album quanto quello del settimo brano, e al secondo una potente ispirazione per il testo di “Starless”, il brano conclusivo del disco e uno dei più celebrati della band (e l’ultimo in assoluto eseguito dai King Crimson stessi, l’8 dicembre 2021 a Tōkyō). Potrebbe invece forse essere meno noto il particolare – anche se laterale – contributo dato da “A Humument” di Tom Phillips allo straordinario periodo creativo 1973-1974 dei King Crimson.

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