Ma la musica dei Ciauda sa anche esprimere elementi che ne fanno una musica estremamente attuale grazie a sonorità che sanno essere facilmente fruibili, strizzando l'occhio ai toni più pop e vicini alla tipicità della canzone e della tradizione italiana e sonorità che sanno essere complesse ed articolate con costruzioni che attingono ad elementi dal vago sapore Progressive ed a liriche basate su testi che affrontano sia la tradizione popolare che tematiche estremamente vicine all'attualità dei giorni nostri. Il risultato è questo EP intitolato Unnè (Dov'è), 4 brani intensi e coinvolgenti a cominciare proprio dal ritornello del brano di apertura che da il titolo all'EP, un vero e proprio inno alla sicilianità ed alla mediterraneità dei Ciauda. Emanuele Di Giorgi, voce e chitarra, Ricacrdo Ciaramellari alle tastiere ed alla fisarmonica, Giuseppe Tomaselli alla voce ed al basso, Fabio Vassallo al contrabbasso ed infine Ezio Zaccagnini alla batteria ed alle percussioni confezionano un prodotto validissimo per quel che riguarda l'aspetto visivo, grazie ad un artwork sicuramente riuscito nella sua semplicità e ad una confezione che pone questo EP ai massimi standard, ottima anche la registrazione realizzata presso lo studio Gtpro di Terni ma ovviamente la validità di questo Unnè si concretizza al suo massimo nella componente artistica che oltre a colpire per la varietà delle sfumature musicali, dimostra una profondità ispirativa e lirica che è di per se messaggio; un messaggio di pace e fratellanza ... "Il saluto del mondo sta nella mano di tutti". L'ho detto parlando recentemente della musica celtica dei Folkstone, un disco che più diverso da questo non può essere e lo ribadisco in questa altra occasione, la musica popolare, quando è vera, quando è sincera, quando è arte, è e deve essere senza confini, è e deve essere un patrimonio di tutti indistintamente da quella che è la latitudine in cui si vive. In conclusione quindi è un peccato che i 4 brani letteralmente volino via all'ascolto ma la storia che i Ciauda vogliono raccontarci sicuramente non si fermerà a questo primo capitolo ma anzi lascia presagire che i catanesi hanno tanti ma tanti altri racconti da narrarci, li aspettiamo di nuovo con la certezza che non ci deluderanno. 78/100
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Emanuele Di Giorgio: Chitarra e Voce Anno: 2008 Sul web: |