La città vicino Torino che dà il nome a questa one man band è Moncalieri, che è anche il cognome di Franco, anima e cuore di questo progetto.
Già cantante e chitarrista dei Kermit, il nostro si cimenta adesso a fare tutto da solo: voce, chitarra, basso aggiungendo tramite PC campionamenti tra cui un pianoforte e una solida drum machine. Ma qual è il suo scopo? Rivisitare alcuni brani dei suoi artisti preferiti dandone un’impronta del tutto personale, elettronica e rock. E ci sa fare davvero. La sua voce graffiante dà in ogni brano un’impronta inconfondibile, molto vicina per timbro a quella di Guy Kyser cantante dei Thin White Rope, grande gruppo rock alternativo americano di metà anni ’80, di cui esegue tra l'altro “Down In The Desert”. Ma è anche simile a quella di Mark Lanegan degli Screaming Trees, altra band importante della scena Indie americana degli ‘80/’90, che riprende in “Flower Web”. Le altre cover sono: “Monkey” dei Low, lenta e sofferta ancor più dell’originale, la bellissima “Can’t Find My Way Home” dei Blind Faith, rifatta anche dagli Swans, altri suoi beniamini, con un’originale finale di sax e la invero poco riuscita “I Feel You” dei Depeche Mode. Il tutto ovviamente reso personale dall’impronta Indie-Rock di T.N.T. che ha la capacità di rendere omogenee tutte le canzoni. E non era facile, vista la caratura degli originali. Tre invece sono i brani inediti coi quali ci sorprende parecchio, già all’apertura del disco con “The Death Blues”: provate ad immaginare dei moderni Thin White Rope con basi di elettronica; austeri rintocchi di pianoforte che aprono il brano, la drum machine che scandisce un tempo trip-hop, le chitarre che sovraccaricano il tutto. Poi la lenta e solenne “Hated Land”, quasi un grido di disperazione con sempre un piano che sgocciola melodie e le solite chitarre a riempire. Infine, con la più ritmata ma dolorosa “Fog Expectations” che chiude un lavoro decisamente rock, oscuro e imperioso, intenso, deciso, ben curato, dove su tutto domina la voce pungente e incisiva di Franco Moncalieri, assieme a chitarre dense e massicce e campionamenti a rendere un corposo tutt’uno. La riuscita di questo lavoro evince una maturità artistica davvero inusitata regalandoci momenti di grande scrittura. Ancor di più che il nostro ha fatto tutto da solo ... bravo! 80/100
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Franco Moncalieri: Chitarra, Voce e Campionamenti Anno: 2008 |