Home Recensioni Live Doctor 3 - Piacenza, 22 Luglio 2015

Doctor 3
Piacenza, 22 Luglio 2015

Piacenza, 22 Luglio 2015 - Cortile della Fondazione di Piacenza e Vigevano

I Doctor 3 (Danilo Rea, Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra) si sono contraddistinti sin dal loro esordio (The Tales Of Doctor 3 è del 1998) non solo per la consolidata caratura tecnica, ma anche e soprattutto per saper coinvolgere emotivamente il pubblico, anche quello più estraneo al jazz colto, con le loro rivisitazioni di brani che spaziano dalla musica classica al pop, al rock, alle colonne sonore. D’altro canto Danilo Rea – recentemente reduce da una prolissa collaborazione con Gino Paoli iniziata con l’album Milestones nel 2007 - prima ancora che come pianista di fiducia di Mina, Claudio Baglioni e Pino Daniele (per citare solo alcuni tra gli autori che ha accompagnato dal vivo e in studio) ha fatto parte dei New Perigeo, ammettendo da sempre il suo interesse per la musica progressive (con i Doctor 3 ha interpretato brani degli E.L.&P. oltre a diversi di Peter Gabriel).


Foto d'Agenzia - Doctor 3 - da sin: Rea, Sferra e Pietropaoli


Dopo i primi anni connotati da una serie di dischi azzeccati, forse per non rischiare di scadere nel dejà vu, il trio si è preso 7 anni di pausa in cui i musicisti sono stati coinvolti in vari progetti personali. L’anno scorso è uscito l’omonimo Doctor 3, che ha riportato in auge il successo del tempo passato, confermando (se mai ce ne fosse stato il bisogno) l’incredibile duttilità di questo trio a muoversi a cavallo di diverse generazioni musicali. Per questo ultimo loro disco hanno scelto gli anni ’60 e ’70, reinterpretando tra l’altro brani dei Beatles, di David Bowie, dei Doors, persino dei Bee Gees, senza peraltro mancare il consueto tributo agli standard jazz, in questo caso dedicato a Irving Berlin con “Cheek To Cheek”.


Foto di  Roberto Cangioli


All’interno della seconda rassegna “Summertime in Jazz”, che si srotola lungo percorsi suggestivi del piacentino, i
Doctor 3 sono stati ospitati a Piacenza, nell’intima cornice del cortile della fondazione di Piacenza e Vigevano. Per un’ora e mezza hanno dispensato parecchie emozioni dialogando con il linguaggio universale della musica con i presenti (Pietropaoli durante il primo bis ha preso la parola, dimostrando grande simpatia e genuinità nei confronti del pubblico e, con una buona dose di autoironia, ha cercato di raccontare a suo modo la scaletta dei brani eseguiti).


Foto di Roberto Cangioli

Il concerto, iniziato con uno struggente tema tratto dalla colonna sonora de “La lista di Schindler” (dal loro penultimo Blue), è un susseguirsi ininterrotto di melodie attinte da un repertorio universale. Dall’intensa “O que será” di Chico Buarque, alla celeberrima “Time After Time” di Cyndi Lauper,  passando per “Blowin' in the Wind” di Dylan e “Across The Universe” dei Beatles, il trio dimostra una costante ricerca e un “interplay” (loro stessi scherzeranno sul significato di questa parola durante il concerto) agguerrito, giocato spesso sugli sguardi divertenti che i tre si dispensano l’un l’altro durante l’esecuzione. Ed è proprio laddove la ricerca si spinge oltre il refrain del brano, che l’attenzione si affina a cercare minuscoli frammenti di altri motivi famosi nascosti qua è là nei risvolti dei tasti bianchi e neri o, più semplicemente, ci si stupisce per l’evoluzione inattesa di una melodia che inaspettatamente prende un’altra piega (come nel caso del finale della affascinante “Life From Mars” di Bowie) regalando un entusiasmo particolarmente intenso. Canzoni senza tempo e dimensione a questo punto, come l’immancabile tributo a De André con “La canzone di Marinella” che chiude il concerto prima dei bis di rito; brani capaci di avvicinare al jazz anche le nuove (e le vecchie) generazioni non avvezze a questo genere musicale, in barba ai detrattori dai palati fini che hanno criticato il trio per queste scelte di “facile consumo”.

It’s only rock and roll (and jazz) but I like it.


Foto di Roberto Cangioli


Danilo Rea: Pianoforte
Enzo Pietropaoli: Contrabbasso
Fabrizio Sferra: Batteria

Data: 22/07/2015
Luogo: Piacenza - Cortile della Fondazione di Piacenza e Vigevano
Genere: Jazz

Setlist:
Vedasi testo recensione


 

 

 


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