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Dimension X
Dimension X

Dimension X è un progetto forgiato dal bassista Massimo Pupillo, cardine degli Zu gruppo italiano di musica sperimentale e da David Chalmin che ha collaborato con artisti raffinati quali Katia e Marielle Labèque e Viktoria Mullova. I due musicisti appassionati della sfera sperimentale ed improvvisata hanno poi intrecciato il loro percorso con quello di Chris Corsano, batterista nell'ultimo lavoro (Volta) dell'artista islandese Björk, per catapultare l'ascoltatore ignaro all'interno di un universo singolare ed originale: quello di Dimension X.
Chris Corsano, merita ricordarlo, è estremamente apprezzato a livello internazionale per le sue qualità improvvisative avendo già avuto modo di formarsi nella 'palestra' del sassofonista newyorchese dei Sonic Youth, Paul Flaherty.
A Roma nel duemilasei il trio comincia a suonare ed a registrare a ruota libera tutto quello che i musicisti riescono ad estrapolare dai rispettivi strumenti; il risultato è un impasto di sonorità elettroniche associate al materiale già messo insieme con l'obiettivo di dare forma al caos generato dal trio per incidere un album. Alcuni stralci di Dimension X, trasmissione radiofonica assurta al livello di leggenda tra gli appassionati di fantascienza negli anni cinquanta le cui storie originalmente erano apparse sul periodico Astounding Science Fiction, sono stati impiegati nella gestazione dell'album e ciascuno dei brani contribuisce all'intento di ricostruire una sorta di cronistoria della trasmissione.
L'album è strutturato attorno a cinque pezzi, il sesto dal titolo The Empire Never Ended non costituisce infatti un episodio della serie bensì una improvvisazione sonora, figurazione di un delirio a tre più che limitata volontà di promuovere questa vecchia trasmissione.
Le sezioni musicali più interessanti dell'opus si intersecano con l'accattivante novità dei dialoghi estrapolati da Dimension X, testimoniando la carica emozionale che gli attori dovevano trasmettere nei pezzi trasmessi radiofonicamente.
I tre musicisti, nell'intento di riappropriarsi del suono di un'era, rendono possibile l'aggiornamento di questi estratti al registro dei nostri giorni, soprattutto quando la musica prende decisivamente il sopravvento sulla pièce radiofonica, come nel caso folgorante di Hello Tomorrow.
Gli aspetti più stimolanti sono proprio racchiusi nella appropriatezza degli accompagnamenti musicali riservati ai dialoghi più fitti, grazie soprattutto al ricorso a suoni ora minuti ed a tratti claustrofobici, ed alle vere e proprie esplosioni di improvvisazione sonora racchiuse nelle fasi prive di dialoghi.
Le tematiche prevalenti nella fantascienza dell'epoca erano ruotanti attorno all'esplorazione planetaria, gli esperimenti scientifici arditi, le invasioni da parte di creature mostruose ed aliene.
Il denominatore comune era in definitiva il timore dell'estraneo e delle evoluzioni della scienza, cartina di tornasole di un'epoca che stava vivendo per intero i brividi della Guerra Fredda dopo aver patito le conseguenze intatte nella memoria delle catastrofi nucleari.
Ecco perchè il merito del trio è non soltanto quello di avere estratto da archivi polverosi un'opera lontana della fantascienza ma anche quello di mantenere alta la soglia dell'attenzione su un problema di scottante attualità quale è quello della relazione tra etica e progresso.

80/100


David Chalmin: Chitarra
Massimo Pupillo: Basso
Chris Corsano: Batteria

Anno: 2007
Label: KML Recordings
Genere: Experimental

Tracklist:
01. Almost Human
02. The Empire Never Ended
03. Hello Tomorrow
04. The Martian Chronicles
05. Dr.Grimshaw's Sanitorium
06. Beyond Infinity

Sul web:
Dimension X
Dimension X @MySpace

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