E ci troviamo di fronte all'ennesimo tentativo di 'rinfrescare' quel filone musicale che si è evoluto in questi anni con il nome di new metal (e che agli esordi era crossover) per poi essere rigenerato con la corrente emo e metal core dei giorni nostri, in qualunque modo la vediamo i nostrani Soundstrike (bel moniker...) mettono su un piacevole dischetto dal nome Manifesto, nome che non poteva essere più azzeccato dato che incarna in se una serie di varianti del genere tutte conglobate in un'unica opera degna certamente di nota. La loro vena "alternative" ha ragione di esistere solo come appellativo e per un distinguo di comodo per noi recensori e per inquadrare meglio l'opera e non sminuire lo stile della band in facili, quantomeno riduttivi, paragoni e appartenenze. Il gruppo parte dall'underground e si assesta in alcuni momenti di evocativa melodia in un ambito metal rock easy listening che spazia dal new metal a la Korn e Slipknot (e in minor misura Deftones) al genere degli più overground degli Evanescence, ma senza l'uso (ormai noioso a mio avviso) delle vocals femminili ed agisce in una sorta di revival musicale di alto livello che parte dai Sepultura delle'era di Roots ma con notevoli decelerate e toni più morbidi ed evocativi. Un disco quindi che guarda più indietro che in avanti, ma che si assesta su livelli ottimali, complice una bella registrazione e una scelta di suoni limpidi ed effetti moderni con un certo uso di elettronica di atmosfera e industrial a la Nine Inch Nails e derivati vari, ma sempre in pieno stile americano, ed inoltre è lodevole la scelta di preservare specialmente nei ritmi di basso e chitarre quel groove estremo che rende il cd meno passibile di essere tacciato come commerciale, fanno la loro porca figura le note ribassate delle chitarre ed una voce che parte da un ruvido tono urlato ad un bel pulito riecheggiante e davvero ben impostato con una buona pronuncia inglese e variazioni di tono apprezzabili. A questo punto non mi resta che dire che il cd scorre bene e liscio sino alla fine senza intoppi, che le tracks sono bene miscelate e che la preparazione tecnica dei componenti è davvero accettabile, certo non si parla di miracolo sonico, ma c'è di che essere ottimisti per il futuro dato che questo è solo il secondo disco dei Soundstrike e che ci sono, a mio avviso, molti margini di miglioramento, Manifesto resta un disco potente e violento, ritmato alla perfezione ed eseguito con gusto, a tratti esaltante, con una miriade di schegge impazzite che si dilatano in un sound che può essere migliorato e reso anche originale senza per questo ricadere nei remix come l'ultimo del pezzo "Manifesto" che mi sa più di riempimento che di sostanza. La produzione perfetta ed il livello alto degli arrangiamenti danno un mezzo punto in più, aspetto la prossima release e spero davvero che i nostri sappiano ritagliarsi una loro fetta di affezionati in un mondo musicale dove ormai si parla di arte come un mero bene di consumo soggetto ad una veloce obsolescenza, un augurio che la loro buona preparazione tecnica si fonda al più presto con una spiccata scelta di un percorso univoco e magari più personale. Per i più curiosi e 'open minded', fate un pensierino per questo combo di Terni. Brani consigliati: PRONGED TONGUE, Manifesto, In Your Memory. 65/100
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Mattia "Mannoroth" Morelli: Batteria Anno: 2013 |