Notevole questo lavoro della one-man-band di Jacobo Cordova, che celebra e ammoderna le sonorità doom degli anni '90.
“Temple of Guilty” è un grido laconico che poggia le basi su un doom pesante, ma allo stesso tempo impreziosito di momenti melodici ma incredibilmente scuri nelle sonorità. Lo stile della voce è tipica del genere, ma ha molto sfumature che tendono a renderla sofferente e depressiva, c'è molta partecipazione emotiva nelle linee di canto, non è solo tecnica. Cordova ha completamente composto e arrangiato e suonato questo disco, ad eccezione della batteria e tastiere, il risultato è molto buono. La composizione è molto lineare ma ben arrangiata, anche se i suoni della chitarra tendono a perdersi nelle parti cantate, ma si riprendono con i riff monolitici. Non c'è dubbio che il doom è molto cambiato dagli anni '90, a mio parere si è persa un po' di solidità nelle sonorità, troppo spesso compensata dalle tastiere usate a sproposito. Ma questo disco dei Majestic Downfall cerca, e in parte ci riesce, di riprendere quel seme ormai introvabile lasciato nella terra dai Candlemass, Cathedral e Type 0 Negative. Basta ascoltare il terzo brano: “Swallow: Pride” per capire di che pasta è fatto questo gruppo, sicuramente è quello che mi ha colpito di più per la sua struttura e bellezza, gli altri non sono da meno considerando che sono tutti abbastanza lunghi e articolati e danno vita a 55 minuti di doom. Mi sento di consigliare questo disco agli amanti del genere che sicuramente lo apprezzeranno. 70/100
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Jacobo Cordova: Chitarre, basso, voce, arrangiamenti e composizione Anno: 2009 |