Home Recensioni Live Mike Stern & Victor Wooten Band - Roma, 14 Luglio 2013

Mike Stern & Victor Wooten Band
Roma, 14 Luglio 2013

Roma, 14 Luglio 2013 - Casa del Jazz
Photo courtesy: Riccardo Arena

Definire Mike Stern un vero e proprio patrimonio della musica e del jazz a tutto tondo è un assoluta certezza. La straordinaria  capacità di saper coniugare, come pochi, grandi doti tecniche affiancate ad un forte senso melodico e pienezza del suono, ha permesso al nostro di ottenere l’inconfutabile rispetto da parte di tutto il panorama musicale internazionale. A fianco di Stern caratteristiche simili sono riscontrabili in Scott Henderson  e Allan Holdsworth, anche se, avendo avuto l’opportunità di vedere  dal vivo tutti e tre, l’approccio di Stern, dal mio umile punto di vista, trasmette un senso molto più umano e raffinato.

Stern, come consuetudine, si presenta gioviale con la sua fida Telecaster, imbracciandola come una reliquia senza mai separarsene per un secondo. E’ bello ascoltare questa chitarra  da un profilo diverso, essendo accostata a stili musicali che l’hanno spesso bistrattata con mere schitarrate.  Al suo fianco troviamo Victor Wooten, ex enfant prodige del basso elettrico, Bob Franceschini al sax tenore, mentre al posto del fido compagno Dave Weckl, troviamo il potente tocco di Derico Watson.

L’inizio fulminante di “Out Of The Blue”, estratto dall’ultimo disco All Over The Place, pone subito l’accento su livelli imponenti, grazie al rapido fraseggio tra Franceschini e Stern, dilagante in una volteggiante dinamica improvvisativa, che si ripropone di volta in volta durante la serata. Qui, l’eco di “Acknowledgement”, celebre pezzo di Coltrane si stende a protezione del quartetto.

Forte è il senso democratico all’interno del  gruppo. Stern e Wooten si pongono avanti senza eccessi, cercando invece sempre il dialogo, il contrappunto, sia tra loro due che con il sax di Franceschini (ahimè,  con dispiacere, il meno  presente negli spazi concessi dalla multiforme geometria power trio/quartetto). Si prosegue con un’ampia sezione solista in cui Wooten presenta il brano dalla vena funky “My Life”,  decostruendolo letteralmente, facendo ampio ricorso alla propria pedaliera sia per l’effettistica che per l’impiego del recorder con il quale creare riff di accompagnamento. Questa pratica si ritroverà anche in “Left Right & Center” ove il bassista da pieno sfoggio della propria ricca dote tecnica, utilizzando sia slap che tapping.

Stern sa essere solista, ma anche capace di sostenere l’andamento ritmico ponendosi in retroguardia, rispettando sempre pienamente quelli che sono gli spazi dei propri compagni, fermandosi ad ascoltarli visibilmente soddisfatto, ed offrendo sempre ottimi spunti al flusso sonoro che si dipana spontaneamente. Ne è un esempio la bellissima atmosfera sognante di “Wishing Well”,  impreziosita dal coro del sax si Franceschini. Sono solo alcuni degli aspetti che lo rendono unico ed apprezzabile. La raffinatezza e sensibilità sono costantemente al servizio del divenire sonoro, che si sposta da lidi più sentimentali, vocalistici, a frangenti più dissonanti ed indiavolati, mutuati dalla fusion.

La serata appena trascorsa fa trasparire molto bene come il chitarrista statunitense sappia rendere ogni live, un momento di autentico divertimento, cercando costantemente il dialogo ed il riscontro del pubblico (anche in termini di partecipazione empatica collettiva), trasmettendo a chi ha la fortuna di assistere ad un suo concerto, un’esperienza davvero intensa.


Mike Stern: Chitarra, voce
Victor Wooten: Basso, voce
Bob Franceschini: Sax tenore
Derico Watson: Batteria

Data: 14/07/2013
Luogo: Roma - Casa del Jazz
Genere: Jazz/Fusion

 

 

 


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