Il progetto Vanth nasce nell'hinterland fiorentino nel 2006 e, come dichiarato nel proprio myspace, il gruppo assorbe tutto questo e restituisce un genere musicale che ancora non esiste.
In realtà, Parallel Overdrive, il loro primo EP ufficiale autoprodotto è il frutto di un buonissimo mix di industrial rock, inserti elettronici e refrain al limite del pop, ben orchestrati dalla vellutata voce di Ace dal taglio suadente/romantico. I 5 brani qui inclusi sono tutti assai piacevoli e nonostante si tratti di una produzione amatoriale gode di un ottimo mixaggio tra parti vocali e strumentali. "Move" ben sintetizza il discorso fatto in partenza, con un ritornello di facile presa e la base a imbastire un tessuto sonoro gradevole, "Closed to the World" è invece un'esplosione di suoni tra chitarre distorte e synth, sempre ben levigata dal punto di vista melodico e graffiante al punto giusto. "Duality" è un simil cyber punk, del lotto il pezzo più spigoloso, mentre "Come Sweepers Come" accentua una chitarra rarefatta che fa da sfondo ai toni dismessi del cantato per una crepuscolare ballata. Chiude "Th3 Music that i N3v3r Had", brano puramente elettronico strumentale che denota anche la versatilità della proposta del trio toscano. Parallel Overdrive è dunque un atto primo rispettabilissimo, suonato bene e arrangiato in maniera ruffiano (forse i ritornelli lo sono pure troppo), ma resta un biglietto da visita buono che va ad arricchire la scena alternative fiorentina, in continuo fermento. 70/100
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Ace: Voce e chitarra Anno: 2010 Sul web: |