Con questo album Elton John raggiunge quota 33. Wonderful Crazy Night è prodotto da T-Bone e rinnova l’inesauribile partnership del compositore inglese con il paroliere Bernie Taupin, con cui consolida una collaborazione e un’amicizia che ormai risalgono a 48 anni fa. È indubbio che in questo momento Elton John stia vivendo un suo momento personale molto felice e questo entusiasmo è palpabile già nel titolo dell’album, nonché nelle tracce che rispecchiano questo stato d’animo, lo stesso espresso durante le sue esibizioni dal vivo. Tant’è che questa energia sembra sia stata catturata sul palco e riportata in studio per registrare questo album. Vi sono alcune canzoni che ricordano i fasti dei primi album (su tutte: “In The Name Of You”); altre, come “Tambourine” e “I’ve Got 2 Wings” che invece solcano le praterie sonore del country (curiosamente, il testo della seconda, a firma del citato Taupin, parla di un predicatore del sud che ritrova la sua anima musicale). Inoltre, parlando durante un’intervista di ispirazioni per questo nuovo album, Elton John è andato a scomodare addirittura gli Steely Dan e Peter Gabriel: ed effettivamente “Lookin Up” e “Claw Hammer” sono tra le cose più convincenti dell'intero lavoro. Vi sono ovviamente ballate che si muovono su un territorio familiare e quindi rassicuranti per i fan incalliti del cantante, come “A Good Heart”, “Blue Wonderful” e “The Open Chord”. Tuttavia, bisogna ammettere che la voce inizia ad essere un po’ ghiaiosa, come ha dimostrato la recente apparizione del singer a Sanremo, e nel complesso si può certamente affermare che l'aspettativa riposta in questo album, cioè quella di far vibrare come un tempo, è ampiamente disattesa giacchè, a parte alcuni dei brani sopra citati, il resto appare alquanto piatto. Del resto, a parte alcuni grandi successi, gli ultimi 20 anni dell’inossidabile rocker inglese non hanno mai oggettivamente emozionato in maniera forte. Uscito in diverse edizioni (comprendenti rispettivamente 10, 12 e 14 tracce), Wonderful Crazy Night è un ennesimo, confortante disco di Elton John. Nulla di più. Dopo quasi 50 anni dal primo album possiamo anche sorvolare. |
Elton John: voce, piano Anno: 2016 |