Se da un lato nella musica dei Gargamel non è difficile ritrovare tutti i tipici elementi nordici (dalle atmosfere malinconiche all’utilizzo di strumenti vintage e cameristici come Hammond, mellotron, flauto traverso, violoncello, piano elettrico Fender Rhodes) dall’altro alcuni elementi giungono imprevisti, andando a definire uno stile maggiormente personale. Il cantato di Tom Uglebakken, ad esempio, assume spesso toni enfatici e teatrali, vicini all’espressività di un Christian Décamps o di un Peter Hammill, donando alla musica un tocco surreale; le sequenze strumentali, ben sostenute da un solido Rickenbacker, si colorano di sfumature dark, privilegiando spesso la drammaticità alla semplice malinconia.
È un sound che ripropone in versione maggiormente sinfonica alcune intuizioni avute dai primi Anekdoten, sostenendole con l’ausilio di un sax vandergraffiano, vero elemento innovatore e di rottura, soprattutto nei brani in cui l’apporto della chitarra elettrica diviene meno consistente. Purtroppo nel corso dell’ascolto, e in particolare quando le composizioni si dilatano (la conclusiva Agitated Mind sfiora i 18 minuti di durata), il gruppo mostra di avere qualche difficoltà a gestire gli spazi, prestando il fianco a momenti di stanca: se nelle parti maggiormente free emerge un uso più consistente del Fender Rhodes e del flauto, è un synth crepuscolare a guidarci attraverso i minuti finali dell’album, aprendo un’interessante finestra su possibili scenari cosmici e krautrock.
Tom Uglebakken: Chitarra, voce, flauto, sax
Morten Tornes: Batteria, voce
Bjørn Viggo Andersen: Tastiere
Leif Erlend Hjelmen: Violncello
Geir Tornes: Basso
Jon Edmund Hansen: Chitarra (3,5)
Anno: 2006
Label: Transubstans
Genere: Progressive Rock
Tracklist:
01. Tics
02. Strayed again
03. Below the water
04. Into the cold
05. Agitated mind