La formula proposta dagli Agorà è una mistura, talvolta improvvisata, tra certo jazz-rock statunitense di stampo più intimista e atmosfere calde tipiche della cultura musicale mediterranea. "Penetrazione” è un brano rilassato, caratterizzato da un ostinato al basso sul quale ogni singolo musicista innesta i propri interventi: determinato quello del sax; soffusi, quasi eterei quelli di piano, chitarra e batteria (quest’ultima impegnata in raffinatezze con i piatti).
“Acqua celeste” e “L’orto di Ovidio” sono quasi gemelli, entrambi virtualmente suddivisi in due frammenti: una delicata introduzione che si sviluppa in crescendo ove soprattutto il sax si rende protagonista con rari interventi lineari; una seconda parte dinamica nella quale la batteria si palesa in termini più incisivi e determinati. Emerge, all’ascolto, l’impressione che non esistano leader all’interno del gruppo, che non prevalga alcun musicista sugli altri: è un lavoro di insieme, corale, compatto. Ciò ha dell’incredibile se si pensa che il gruppo si è formato appena un anno prima, peraltro con nessuna esperienza dal vivo. Ciononostante, sebbene siano tutti di assoluto pregio, i brani sembrano talvolta concludersi repentinamente, come se non fossero completamente portati a termine. Diverso il discorso per “Serra San Quirico”, un brano perfetto, dall’inizio alla fine, che riassume in 14 minuti la summa della proposta musicale del gruppo: contiene infatti tutti gli elementi proposti nelle composizioni precedenti e offre l’occasione ai singoli componenti di esibirsi a turno in individuali protagonismi, comunque sempre molto contenuti, mai invasivi. L’opera non è esente da critiche, tutte afferenti la produzione: la durata dell’intero lavoro si attesta solo su 32 minuti; la qualità sonora, inoltre, non è ottima atteso che il suono risulta compresso e non certo brillante; infine, la trasposizione su disco (e ahimè, anche su CD), ha penalizzato il brano “Serra San Querico”, troncato in due parti (non sarebbe stato più opportuno modificare l’ordine dei brani e proporlo nella sua versione integrale?)
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Roberto Bacchiocchi: electric piano & vocal Renato Gasparini: guitar Mauro Mencaroni: drums & vocal Ovidio Urbani: soprano sax & vocal Paolo Colafrancesco: bass & vocal
Anno: 1975 Label: Atlantic Genere: jazz-rock/progressive
Tracklist: Penetrazione Serra S. Querico I Serra S. Querico II: Acqua Celeste: L’orto di Ovidio
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