Capitanato dal poliedrico tastierista-cantante Gianni Leone, torna a Roma Il Balletto di Bronzo per suonare dal vivo il nuovo, avvincente album “Lemures”, pubblicato dalla Black Widow Records lo scorso anno. Ad aprire la serata, svoltasi nella nuova sede del club capitolino Init, oggi ribattezzato RCCB Init, i Napstamind, un trio romano capace di fondere atmosfere psichedeliche con la graffiante energia del grunge, non senza una buona dose di tecnica e capacità di scrittura del proprio repertorio. Preme segnalare, al riguardo il penultimo brano, un esempio di perfetta commistione di generi che ha molto colpito chi scrive (ne avremmo volentieri indicato il titolo ma la band ha bellamente ignorato la nostra richiesta di inviarci la tracklist, fatta de visu a fine concerto). Da par suo, il Balletto di Bronzo ha confermato la grande qualità delle composizioni, vecchie e nuove, e un livello tecnico esecutivo che da sempre costituisce il marchio di fabbrica del gruppo. Gianni Leone, affiancato da Ivano Salvatori e Riccardo Spilli, si è prodigato in virtuosismi tastieristici e vocali, proponendo per intero il citato “Lemures”, i cui brani (eccetto "Incubo E Succubo", unico brano non proposto), sono stati equamente ripartiti tra il primo e il terzo set (tra i quali si è frapposto un secondo set interamente performato dal solo Gianni Leone), unitamente ad estratti dallo storico "Ys" e da estratti da altri lavori del gruppo e dell'artista medesimo. Al Riguardo, preme segnalare la versione estremamente dilata di "Labyrinthus", stratificato brano in grado di esercitare raro ascendente magnetico, "La Discesa Nel Cervello", brano macchinoso ma suadente tratto da "Vero" di LeoNero (pseudonimo dello stesso Gainni Leone) e la suggestiva, liquida versione di “I Want You”, traccia storica dei Beatles, già proposta dal trio nel disco tributo del 2021 “Balletto di Bronzo plays Beatles”. In totale, il concerto è durato al bellezza di 2 ore e 30 minuti. Il sound del gruppo, oscuro ma estremamente sferzante, si dipana su serratissimi tempi dispari e dissonanze atonali, fra barocchismi neoclassici e duri ostinati ritmici, e si riconferma, per la sua estrema originalità, come una delle migliori esperienze, in assoluto, nate nell’era progressive italiana: un lascito oggi confermato dal citato "Lemures", raro esempio di album contemporaneo che si pregia di non sfigurare con un passato assai blasonato. A distanza di oltre cinquanta anni da uno dei massimi capolavori del rock italiano degli anni ’70, “Ys”, il combo riesce ancora oggi ad esprimere una musica al di fuori delle consuete collocazioni di genere, di grande attualità e, cosa importantissima, con una notevole qualità di scrittura compositiva. Va lodata, inoltre e soprattutto, l'ugola del leader, tuttora a dir poco infrangibile (durante la presentazione di "Lemures", al noto evento Music Day - Fiera del disco di Roma, l'artista ha dichiarato di cantare oggi come allora, non ricorrendo al trucco dell'abbassamento della tonalità dei brani, invero usato da molti suoi colleghi): tersa, netta, cristallina, la sua voce si staglia impavida sulla serratissima barriera sonora costituita da un bassista e da un batterista estremamente precisi, chiaramente sinergici tra loro, in grado di garantire un qualità che ha pochi rivali nel rock italiano contemporaneo. |
Balletto di Bronzo Gianni Leone: tastiere e voce Ivano Salvatori: basso Riccardo Spilli: batteria tracklist first set Technoage Oceani Sconosciuti L'Emofago Deliquio Viola Napoli Sotterranea Certezze Fragili Introduzione Primo Incontro Secondo Incontro Epilogo second set (Gianni Leone solo) Bag Lady Nevermore Rondò Né Ieri Né Domani Marcia In Sol Minore third set I Want You Labyrinthus L'Ombra Degli Dei Il Vento Poi Donna Vittoria La Discesa Nel Cervello Napstamind Michele Cipollini Lorenzo Colombo Michelangelo Rupolo Torna nella sua città per un live esclusivo una delle più importanti band progressive Rock della storia italiana, Il Balletto di Bronzo. La band culto, capitanata da Gianni Leone, Ivano Salvatori e Riccardo Spilli, non solo si esibirà in un grande live come sempre ma trasporterà il pubblico in un viaggio musicale incredibile, quel viaggio che li ha resi unici al mondo. Dopo il successo ottenuto a febbraio in Messico, non si poteva non festeggiarli nella Capitale con il loro ultimo album "Lemures", assai acclamato dalla critica, e con il capolavoro "YS" (1972), immancabile nelle performance live della band: "Un lavoro veramente all’avanguardia, oscuro, magico, esoterico, che affondava le sue radici nella psichedelia, nelle dissonanze tipiche della musica dodecafonica, nel progressive rock più graffiante e nelle leggende del folklore celtico" (Metalitalia). In apertura i Napstamind, giovane psych-grunge trio di Roma che fonde abilmente le sonorità psichedeliche degli anni ’70 con l’energia del rock moderno. (Fonte: comunicato stampa)
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