Il disco si apre con le fredde atmosfere metalliche di "Dirty hands", probabilmente una delle tracce più accessibili dell'opera, e tocca punte di elevata qualità sonora nell'aggressiva claustrofobia di "Razor girl" e nell'ipnotica "Obviously", che in un tripudio di suoni anni '90 ricorda parte del repertorio dei Massive Attack con cenni della migliore Bjork. Da segnalare anche la conclusione affidata alla malinconica "Position of the heart". Find position si distacca da buona parte dei debutti indipendenti nostrani, a volte colpevoli di un suono fin troppo amatoriale, e rischia di risultare più che convincente anche in ambito internazionale grazie agli ottimi arrangiamenti e ad una produzione di alto livello. 77/100
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Stefania Centonze: Voce Anno: 2010 Sul web: |