Nati e progrediti nella provincia sannita (più esattamente Benevento), il progetto VenaViola nasce nell'autunno del 2005 e dopo una serie di lavori autoprodotti e soundtrack per pellicole indie nostrane, il gruppo ad inizio maggio ha reso pubblico questo Smash-up, il loro quarto parto discografico.
Trip hop di scuola Portishead e indie rock anglosassone si fondono perfettamente nelle sonorità dei 5 campani, che coadiuvati dalla bella ed espressiva voce della cantante Teresa "Veta" Viglione hanno dato vita ad disco molto interessante sotto tutti gli aspetti. Il concept di Smash-up si focalizza sulla crisi ambientale mondiale, ben espressa sia dalla copertina e dall'artwork sia, tra le altre, in "Poison", si materializza in un bel dream pop di quasi 6 minuti, oppure nell'opener "Black tide", che narra la triste vicenda della Deepwater Horizon, che nell'aprile del 2010 a causa di un incendio inquinò i mari del Golfo del Messico. Nella successiva "An awful creation" il gruppo attraverso l'elettronica sciorina un brano melodico e piacevole, quasi solare; "Love is no your best weapon" verte tutto sulle sofferte note di pianoforte introduttive per poi progredire nel più classico dei lenti. La conclusiva "Sandcastles", che chiude il lavoro con un andazzo molto suadente e ben sviluppato, è dedicata invece al terremoto in Abruzzo. Smash-up quindi non è solamente un' EP molto interessante dal punto di vista musicale, ma offre anche tematiche molto importanti (e sempre poco trattate) sciorinate però nella maniera più semplice e digeribile possibile. Un gruppo che promette molto bene, da seguire. 74/100
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Gaetano Vessichelli: Basso Anno: 2011 Sul web: |