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Smokey Fingers
Columbus Way

Potrebbero benissimo venire da qualche stato del Sud degli Stadi Uniti, considerando il genere musicale e la copertina, ma invece leggendo la loro biografia scopriamo che sono italianissimi, di Lodi. Stiamo parlando dei Smokey Fingers e del loro debut album Columbus Way, un vero omaggio al southern rock americano palesato a 360° in questa opera prima da parte dei 4 ragazzi della provincia lombarda.

Pochi fronzoli, chitarre spianate e ritornelli che si ficcano in testa sin dal primo ascolto, questa è la (piacevole) formula vincente delle "dita fumanti", ben evidente sin dall'opener "Old jack", un vero anthem southern stradaiolo e diretto, come nella migliore tradizione '70s del movimento. La somma stilistica della band è data dalla solita lista di nomi: Lynyrd Skynyrd, Allman Brothers, Black Crowes ecc.ecc., che confluiscono scorrevoli tra le graffianti parti di chitarra, le linee vocali curate e ruggenti ("The lover's e sopratutto nella bellissima "The good Countryside") e qualche ballata che in un contesto del genere non guasta mai ("Ride of love").

Ben prodotto e performato, Comunbus Way ha come obbiettivo primario quello di divertire senza chiedere sforzi d'attenzione particolari all'ascoltatore, un deja vu sonoro che convincerà da subito gli appassionati, che esulteranno dinnanzi alle atmosfere country western di "Over the line", ma che scopriranno anche il lato più rifelssivo dei Smokey Fingers in episodi come "Born to run" (quasi una sorta di grunge moderno) eseguito con grande passione e l'acustica "Sweet years", che non fa altro ricalpestare con delicatezza e rispetto le impronte della canzone tradizionale americana. Non mancano di certo tracce più manieristiche, non tutto il disco viaggia su standard qualitativi alti, ma è un difetto sicuramente di secondo piano quando si parla di un lavoro di debutto, sicuramente tollerabile, in virtù anche di una genuinità e sincerità compositiva evidente.

In conclusione, Comungus Way è un debut album scorrevole e che ci riporta al rock sanguigno e di grande appeal come solo i maestri del genere han proposto, con qualche piccolo problema di personalità ma compatto e che non cerca mai l'ammiccamento melodico facile. Di questi tempi è già un punto d'inizio importante.

68/100


Gianluca "Luke" Pertiniti: Voce
Fabrizio Costa: Basso
Daniele Vacchini: Batteria e percussioni
Diego "Bleef" Dragoni: Chitarra elettrica e acustica

Guests
Mauro Percudani: Chitarra acustica in Born to run, Lap steel in Sweet tears e cori nelle tracce 01, 04 e 08
Paolo Apollo Negri: Hammond e rhodes in Born to run
Josh Zighetti: Cori nelle tracce 01, 02 e 07
Barbara Boffelli Cori nelle tracce 07,08, 11 e 12
Elisa Paganelli: Cori nelle tracce 02, 04, 08, 09, 11, 12

Anno: 2011
Label: Tanzan Music
Genere: Southern Rock

Tracklist:
01. Old jack
02. The lover
03. Chians of mind
04. Born to run
05. Ride of love
06. Over the line
07. The good Countryside
09. Sweet tears
10. Country road
11. Crazy woman
12. Devil's song

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