Home Recensioni Album Filo Q - Il Bordo Del Buio

Filo Q
Il Bordo Del Buio

Da Q a Filo-Q, all'anagrafe Filippo Quaglia: cambia la forma ma non la sostanza.
Il cantautore genovese, giunto al suo terzo lavoro in studio e dopo averci stupito più di 3 anni fa con l'esordio Le Proprietà Elastiche Del Vetro torna oggi con un nuovo lavoro di inediti: Il bordo del buio. Se la sua prima opera denotava una miscela perfetta di cantautorato nostrano, non sense pop e elettronica, questa nuova raccolta di canzoni ci dona un musicista più attento alla prima connotazione, non disdegnando però gli ormai classici inserti di synth e campionamenti. Filo-Q è musicista profondo e pienamente cosciente di quello che esterna con le 7 note: un'artista libero di produrre musica che di innovativo non ha niente, ma esprime belle e cristalline emozioni dal primo all'ultimo secondo. Ascoltate per credere, "Di giorno gli incubi hanno sonno" con le sue orchestrazioni in crescendo è una piccola gemma pop, oppure la sua vellutata ma forte e incalzante prestazione vocale di "La memoria", che mette d'accordo vecchia e nuova scuola, sempre sospeso tra classicità e modernità compositiva. "Illumina" chiude un trittico iniziale di spessore, dove la somma stilistica di Paolo Benvegnù (produttore del suo primo album), Niccolò Fabi e Max Gazzè sono il risultato di questi 4 minuti.

Il bordo del buio è un disco omogeneo, forse a tratti un pò troppo, in qualche occasione ripetitivo ma della quale non si può discutere la grande valenza artistica, quindi non un capolavoro ma un lavoro ben fatto e prodotto, calibrato per gli amanti della melodia più sognante e delicata, che potrebbe anche spiazzare chi aveva apprezzato il groove danzereccio di vecchi episodi come la clamorosa "Furgone Nazione". Il resto della tracklist dona comunque altri momenti degni di nota, come il simil country "Perso" oppure la stratosferica "Bombardando Parigi", arricchita dall'utilizzo del theremin, che aumenta il mood doloroso e drammatico che il pezzo si porta dietro, coadiuvata da una vena poetica di primo ordine. Peccato per il finale, con "Rendimi presentabile" che appesantisce un pò il tutto, presentandosi come una pop song monotona nel suo esaurirsi, ma la conclusiva "Sparire qui" già raddrizza in parte il tiro, e si pone come unico comune denominatore col passato esecutivo di di Quaglia, una sorta di filastrocca elettro/pop divertente ma non per questo da mettere in secondo piano rispetto al resto delle canzoni qui presenti.

Aiutato come sempre da una serie di ospiti come Giuliano Dottori e Roberto Angelini (entrambi alla chitarra), il ritorno discografico di Filo-Q da continuità ad una verve artistica ancora ardente e ricca di sfumature impercettibili al primo ascolto, dove solo l'eccessiva omogeneità del tutto mina leggermente il nostro voto finale. Gente come Battisti si sarebbero innamorati di un personaggio come lui, l'Italia degli anni 2000 invece non sembra dargli il giusto merito, ma il tempo in questi casi e galantuomo. Il bordo del buio non sembra nato per esaurirsi nel giro di pochi mesi, e Filo-Q sembra avere la giusta personalità per attendere maggiori attenzioni. Per adesso si accontenta di fare ottima musica, scusate se è poco.

76/100


Filo-Q: Voce, chitarre e campionamenti

Anno: 2011
Label: Micropop
Genere: Cantautorato/Elettronica

Tracklist:
01. Di giorno gli incubi hanno sonno
02. La memoria
03. Illumina
04. Causaeffetti
05. Perso
06. Bombardano Parigi
07. Il sapore
08. Amore Maddalena
09. Rendendomi presentabile
10. Sparire qui

Banner

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.