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Extrema
Pound For Pound

Attendevo con ansia il nuovo lavoro in studio dei nostrani Extrema, sia poter ascoltare il seguito del più che positivo ‘Set The World On Fire’ uscito nel non lontano 2006, sia per curiosità personale, visto che ultimamente ho avuto la possibilità di ascoltarli dal vivo trovando i ragazzi milanesi in splendida forma. Gli Extrema escono dunque nel 2009 con un nuovo album dopo più di venti anni di onorata carriera alle spalle, e scrivo onorata proprio perché, nel bene o nel male, sono sempre stati sulla bocca di tutti, nonostante nel corso della loro storia musicale ci siano stati mezzi passi falsi, dischi che strizzavano l’occhio alle cosiddette “mode” del mercato e dopo essere stati paragonati a quasi tutti i nomi più altisonanti della scena thrash metal mondiale.

Il nuovo disco dal titolo Pound For Pound può essere tranquillamente considerato come l’album che incorpora tutti i lati stilistici della band, compresi tutti i pregi ed i difetti di questi quattro ragazzi che portano la bandiera tricolore in giro per i palchi più importanti dell’ Heavy Metal mondiale. In quest’ ultima fatica musicale infatti, gli Extrema suonano con una grinta ed una cattiveria tanto a cara ai primi
lavori, a volte miscelata con brani dal piglio più moderno e cadenzato, (ma sempre tenendo a mente tutti gli esperimenti già provati in passato) ed in altri sfruttando maggiormente il lato più classico e tipicamente hard rock del loro sound.
Il lavoro del batterista Paolo Crimi è senza sbavature ed in alcuni tratti sembra essere la vera colonna portante dell’intero sound, coadiuvato da Mattia Bigi al basso che definisce davvero un ottimo lavoro per quanto riguarda la sezione ritmica.

Andando avanti nell’ascolto, dopo l’intro ‘Everlasting’, ci si imbatte in alcuni brani dall’elevata caratura quali ‘Fall Down’ o ‘You Make Me Sick’ (con la partecipazione di Page Hamilton degli Helmet) ad altri che invece si posizionano sotto la sufficienza per via di un songwriting debole e molto poco originale, dando la sensazione di essere dei veri e propri riempitivi (‘For The Sake Of Our Children’ o ‘Fat Liars’).
L’ugola di Gianluca GL Perotti è sempre la stessa, come il lavoro alle chitarre di Tommy Massara, che mai come in questo album suona in maniera semplice e potente, lasciando da parte il lato più virtuoso ma puntando dritto sull’impatto sonoro della sua 6 corde. Da segnalare anche la versione davvero riuscita di ‘Deuce’ dei Kiss, coverizzata come in passato fecero per ‘Ace Of Spades’ dei Motorhead, e destinata a diventare un classico in sede live.

In definitiva un album che supera la sufficienza, che fa divertire e scapocciare senza problemi ma che non è destinato a lasciare il segno nella discografia della band italiana.

63/100


Gianluca GL Perotti: Voce
Tommy Massara: Chitarra
Mattia Bigi: Basso
Paolo Crimi: Batteria

Anno: 2009
Label: Scarlet Records
Genere: Thrash Metal

Tracklist:
01. Everlasting
02. Anymore
03. Selfishness
04. Fall Down
05. Frowning And Haggard
06. The Bad Itself
07. You Make Me Sick
08. For The Sake Of Our Children
09. Fat Liars
10. Deuce
11. From The 80’s
12. My Misery
13. F.Y.W.

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