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Blood Thirsty Demons
Misanthropy

Possiamo dirlo a gran voce: quanto sono proliferi questi demoni assetati di sangue! Ed ecco fuoriuscire dalla loro instancabile fornace creativa Misanthropy, terzo album della formazione varesina.
Ad aprire le tetre danze ci pensa “In Lucifer's Hand”, intro strumentale nel quale s'intravede uno spiraglio di luce creativa nella tenebra compositiva dei Blood Thirsty Demons: un clavicembalo ed un organo a canne suonano a turno austere note degne di una cattedrale gotica.
Ma si sa che negli album dei Blood Thirsty Demons il buio predomina sempre sulla luce, ed infatti già da “Misanthropy”, secondo solco che dà il titolo all'album, c'è un brutale ritorno alle loro radici del male: la straziante voce di Cristian Mustaine (chitarra-voce-testi) si fa spazio tra una vorticosa linea di basso ed una chitarrone a mo' di motosega, mentre i ritmi della batteria sono più serrati che mai, tanto che sembra di trovarsi di fronte ad una versione metallona dei Dead Kennedys!!!
Black Witches” catalizza la nostra attenzione con i suoi accattivanti riff chitarristici ed i suoi innumerevoli cambi ritmici, dove ovviamente a farla da padrona è l'arcigna voce del singer che urla come se l'inferno gli fosse piombato addosso. Il brano successivo, “Dead Rising”, galoppa minaccioso come un fiero destriero infernale, il cui compito è condurci sino a “The Sky”, lunga traccia dal drumming esplosivo e dai maligni riff avvolgenti.
Cthulhu” è una spettrale danza metal dal refrain assassino, palesemente ispirata dall'abominevole creatura cosmica descritta nei romanzi dello scrittore statunitense Howard Phillips Lovecraft: non ci sono dubbi, ci troviamo dinanzi all'hit dell'intero disco. La successiva “Wiched Dream”, invece, è caratterizzata da palm-muting à gogo e da ritmi sostenuti che vengono interrotti da improvvise sfuriate ritmiche che terminano in lente avanzate diavolesche. “Suffering Of The Vampire” brilla per le sue poderose sferzate dal sapore hardcore, mentre “Death Is Calling” è all'apparenza una sofferta ballad che si tramuta a gran sorpresa in una martellante traccia che non si discosta qualitativamente dalle altre.
In Misanthropy sono presenti anche due tracce bonus: la versione alternativa di “Cthulhu” (che preferisco rispetto all'originale poiché arricchita dal suono dell'organo) e “Come To The Sabbath”, brano dalle tinte folk-metal che chiude con originalità e freschezza questo demonico album.

Benché, di primo acchito, le composizioni potrebbero risultare a tratti un po' ripetitive, questa nuova fatica discografica dei Blood Thirsty Demons non ha smarrito quella carica che contraddistingueva i lavori precedenti (“Mortal Remains” del 2007 e “Occultum Lapidem” del 2009), dimostrando d'aver sviluppato un stile tutto loro e aver fatto propria la lezione di vecchi maestri come Megadeth e Death SS.

70/100


Cristian Mustaine: Tutti gli strumenti

Anno: 2010
Label: My Kingdom Music
Genere: Heavy/Thrash Metal

Tracklist:
01. In Lucider's Hand
02. Misanthropy
03. Black Witches
04. Dead Rising
05. The Sky
06. Cthulhu
07. Wiched Dream
08. Suffering Of The Vampire
09. Death Is Calling
10. Cthulhu (bonus track)
11. Come to the Sabbath (bonus track)

Sul web:
Blood Thirsty Demons @MySpace

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