Home Recensioni Album Dogs In A Flat - Days Before The Robbery

Dogs In A Flat
Days Before The Robbery

Scritto da Fabio "Stanley" Cusano Lunedì 02 Maggio 2011 21:22 Letto : 2253 volte

Registrato nel corso del 2009 ma prossimo alla pubblicazione fisica a breve (per adesso è disponibile solo in formato digitale tramite la Garage Records), Days before the robbery è il secondo album dei Dogs In A Flat, quintetto nato ad inizio 2007 nella provincia veneziana (Vittorio Veneto), che dopo 4 anni spesi a calcare i palchi di tutta Italia sembrano ormai essere pronti ad attirare l'attenzione di pubblico e addetti ai lavori in maniera definitiva. Le 12 tracce presenti in questo disco ci propongono un indie/country rock cantato in inglese molto orecchiabile ed elegante, fatto di brani spesso molto brevi ma completi, che si giocano la loro carta vincente nelle belle armonie vocali a due voci (maschile/femminile) e ad innesti di violino. Pur non essendo un concept album nel senso più letterale del termine, Days before the robbery è un lavoro che nei testi si focalizza sulla narrazione dei giorni precedenti ad una rapina, analizzando le motivazioni che portano un essere umano a tale gesto, con i due brani conclusivi che descrivono gli istanti che precedono l'atto. Non mancano dei break lirici in tal senso, con "And so the story starts" che ci racconta l'inizio di una storia d'amore, tra eleganti chitarre acustiche ed il classico pattern country, oppure riflessioni di vario tipo, come sul progresso ("Steel horse"), oppure sull'essere umano ("Old dirty road"). I Dogs In A Flat, come loro stessi riportano, con questo disco ci vogliono parlare della figura del looser, della vita di persone che non sembrano trovare un vero contesto in una società sempre più consumistica e incentrata sull'apparire, più che sull'essere.

La produzione non risulta mai invadente, i suoni sono ben calibrati e pur essendo una raccolta di canzoni omogenea e senza un episodio che spicchi su un altro, l'intero ascolto risulta piacevole e appagante. Un buon disco dunque, fatto da musicisti sensibili per animi sensibili, con un velo di malinconia sempre avvertibile, ma con un bagliore di luce ben visibile alla fine di ogni pezzo.

70/100


Michele Scarpulla: Voce e chitarra
Lisa Cappellazzo: Batteria
Jordan Buttignol: Percussioni e voce
Federica Capra: Violino e voce
Patrizio Pellizzon: Basso

Anno: 2011
Label: Go Down Records/Audioglobe
Genere: Indie/Country Rock

Tracklist:
01. Peggy's night
02. And so the story starts
03. Diamond age
04. Old dirt road
05. Houses
06. Falling down
07. Sam radio star
08. Steel horse
09. Broken bones
10. Raised on radio
11. Neither up nor down
12. Shine

Clicca qui per mostrare altri articoli di Fabio "Stanley" Cusano

Banner

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.