Essere in Italia e suonare un'heavy cantato in lingua madre è indiscutibilmente una scelta assai coraggiosa.
A dimostrarlo è il fatto che la stragrande maggioranza delle realtà metal nostrane preferiscono espellere le proprie liriche in inglese, cercando spesso un tocco d'internazionalità (che magari alla fine è pure assente), o magari evitando un'idioma che forse in alcuni casi poco si sposa a certe sonorità. E' quindi gli Axevyper, quintetto toscano/marchigiano meritano il massimo rispetto a prescindere, avendo scelto la strada pià difficile e tumultuosa per esprimersi, rimarcando la loro volontà con fierezza anche nella copertina che accompagna questo EP Angeli d'acciaio, dove 5 cavalieri alati imbracciano un strumento sotto uno sfondo verde, bianco e rosso, il tricolore italico appunto. A poco più di 5 mesi dall'uscita del loro debut album omonimo, le 7 tracce inserite in questo EP danno una linea di continuità artistica al progetto, dove il metal classico di chiara derivazione britannica, come ben emerge nell'opener "Re Della Luce", che tra le armonizzazioni di chitarra ed il basso carico di groove ricorda molto i primissimi Iron Maiden, si fonde a testi battaglieri e di fede verso il metallo, per un risultato finale non solo piacevole, ma di assoluta rilevanza musicale. Gli Axevyper rassicurano i fan con "Siamo Sempre Noi", dove la band parla degli esordi dove "si guardava all'Inghilterra" fino al presente, dove promettono che la "fiamma non si spegnerà mai". Angeli d'acciaio è passionale e avvolgente, composto con quell'ardore latino che ti avvolge e seduce, che guarda senza nostalgia al passato, ma semmai lo fa riemergere come con "Oltre La Marea", che vede la presenza al microfono di Giancarlo Fontani, primo storico singer dei fiorentini Sabotage per una cavalcata metallica eseguita alla perfezione. Non c'è molto da discutere, gli Axevyper hanno sfornato un secondo lavoro riuscito in pieno sotto tutti i punti di vista, segno di una stato di forma del songrwiting ottimale che unisce forza esecutiva e melodia senza mai annoiare, anzi, riuscendo a rapire l'ascoltatore sin dal primo ascolto. Speriamo che questi 5 ragazzotti in giubbotti di pelle, pantaloni di latex e borchie decidano di battere il ferro finchè è caldo.. 81/100
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Luca "Fils" Cicer: Voce Anno: 2011 Sul web: |