Home Recensioni Live Claudio Simonetti's Goblin - Roma, 24 Luglio 2016

Claudio Simonetti's Goblin
Roma, 24 Luglio 2016

Roma, 24 Luglio 2016 - Villa Ada Roma Incontra il Mondo

Non sono mai stato tenero nei confronti di questa band, che ho sempre considerato una mera incarnazione dei Daemonia, piuttosto che un gruppo satellite dei Goblin. Con la scusa della militanza nei New Goblin di Bruno Previtali e Titta Tani (assieme a Massimo Morante, Maurizio Guarini e allo stesso Claudio Simonetti), il noto tastierista romano, separatosi da questi ultimi e aggiunto un bassista, ha ritenuto di potersi fregiare, ancorchè in modo derivativo, della sigla Goblin, ancorandola al suo nome e cognome.

Giunto pertanto a Villa Ada, nella interessante compagine di "Roma incontra il mondo" (maggiori info qui: http://www.villaada.org/), ma così negativamente indirizzato verso l'organico, il trend è apparso in pericolosa e allarmante picchiata allorquando ho visto salire sul palco un terzetto in luogo del consueto quartetto: nonostante, a settembre del 2015, la band avesse annunciato l'ingresso del nuovo membro Luca Gagnoni (in sostizuone del defezionario Federico Amorosi), la figura del bassista è apparsa latitante, vicariata (ancora una volta, come fu per i citati New Goblin) dal validissimo polistrumentista Bruno Previtali, che comunque non ha abbandonato il suo strumento, la chitarra.
Esterrefatto da una simile spiazzante visione, ho giocoforza pensato che, nel pur esteso universo dell'organico gobliniano, una improbabile incarnazione in forma di trio non è mai stata presente.
Impietrito da questa fase iniziale dell'esibizione, Simonetti ce l'ha messa tutta per farmi posizionare ancor più di traverso: salutato il pubblico e sintetizzata la ratio della serata (cioè la commemorazione dei 41 anni del film "Profondo Rosso", eseguendo in diretta, durante la sua proiezione, la colonna sonora orginale), egli è arrivato ad asserire con tono sicuro: "è stato innazitutto il mio debutto ed è stato il mio primo lavoro importante che ho fatto....".

La pretenziosità della formazione in veste ridotta e l'arroganza di simili asserzioni - che vorrebbero attribuirsi il merito di musiche i cui crediti sono in realtà condivisi con altri membri, non meno validi e creativi del tastierista - mi hanno fatto quasi pentire dei tre quarti d'ora di auto necessari per raggiungere la location, proveniente dall'altro capo della città.  
Pur tuttavia, ed incredibilmente, è bastato poco per farmi ricredere. Vedere questa formazione, notoriamente caratterizzata da un sound più heavy di quella tradizionale (ammesso che - tra infinite defezioni ed altrettanti scioglimenti - esista una formazione tradizionale dei Goblin), musicare dal vivo il noto film, mi ha fatto apprezzare maggiormente la trama e le immagini, ancorchè all'ennesima visione. L'innegabile ringiovanimento del sound, in sintesi, è parso contaminare - quasi facesse parte di una più estesa operazione di restyling - le datate immagini settantiane, rendedole ancora più avvincenti.
Come noto, la colonna sonora del film non coincide per niente con quella divulgata nel formato 33 giri e forse è stata proprio questa circostanza a determinare la riuscita della serata. I "Goblin" di Claudio Simonetti, alle prese con estratti di brani, temi ripresi, piccoli intermezzi (in tal modo è strutturata l'originale colonna sonora del film), sono apparsi credibilissimi e determinanti, seppur con l'ausilio di (contenute) parti registrate (ora di chitarra, ora di basso, a seconda dello strumento suonato da Previtali), anche nell'esecuzione di musiche dal sapore oggettivamente estraneo alla band, come il jazz per big band ad inizio pellicola (suonato - con incredibile precisione - in concomitanza con i musicisti ripresi dal regista) e un breve blues che ha accompagnato le movenze sensuali dell'attrice protagonista.

Inaspettatamente, pertanto, promuovo senza indugio questa operazione pur nella consapevolezza che la formazione a tre elementi costituisce una diminutio rispetto a quella classica, composta da quattro o cinque musicisti.
Terminata l'esecuzione della colonna sonora - apprezzata dal pubblico tutto, peraltro ricco della presenza di alcuni ospiti blasonati (tra i quali preme citare il tastierista Gianni Leone del Balletto di Bronzo) - la band ha avuto appena il tempo di eseguire un solo bis, causa l'immancabile orario tardo (ci si chiede perchè dare spazio a ben tre band di supporto, penalizzando, così facendo, i beniamini della serata). E' stato pertanto eseguito un lungo estratto dal film "Phenomema", questo sì del solo Simonetti, che la coppia Tani/Previtali ha valorizzato non poco, grazie al citato background heavy, qui ancor più apprezzato (purtroppo, mai come in questo caso, si è fatta sentire l'assenza del quarto elemento).
Auspico di rivedere la band con un nuovo e definitivo organico, al fine di esprimere un consenso privo di riserve.

 

 

 

 

 

 


Claudio Simonetti: tastiere
Bruno Previtali: basso, chitarra
Titta Tani: batteria

Data: 26/07/2016
Luogo: Roma - Villa Ada
Genere: Progressive Rock

Setlist:
Profondo Rosso (original O.S.T)
Encore:
Phenomena

 

 

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