Roma, 1 Aprile 2014 - Auditorium Parco della Musica - Sala Sinopoli
Photo Courtesy: Musacchio & Ianniello per Fondazione Musica per Roma La serata appena trascorsa in una Sala Sinopoli gremita, è di quelle che fanno davvero bene al cuore. Ciò può essere compreso non solo dagli appassionati più autentici, ma anche da coloro che sono arrivati impreparati. Il repertorio, non poteva che pescare dall'esperienza della rivoluzione sonora anni ’80 prima, seguita poi dalle perlustrazioni dissonanti del trittico Thrak, The Construkction of Light e The Power To Believe. Dopo il brutto colpo patito dai fan, a seguito dell'esclusione di Adrian Belew dai King Crimson, liquidato con poche parole (questo almeno è cio che è stato reso noto al pubblico) il tour del Crimson Projekct, restituisce un po’ di contentezza e rende meno amara la notizia. Il Power Trio di Adrian Belew ed il progetto Stickmen guidato da Tony Levin, si fondono per dare vita ad un supergruppo che superficialmente può sembrare un’operazione nostalgica, ma vederlo all’ opera cambia radicalmente la propria visione. E' un piccolo tentativo di ri-esplorare una struttura a doppio trio che non era riuscita appieno a sfruttare la propria potenzialità anni or sono? In parte sì (anche se un po' eccessiva come constatazione), ma di fatto è un progetto a geometria variabile, ove i vari elementi si alternano sul palco per riproporre sia brani crimsoniani ma anche per dar spazio ad altre composizioni, senza mai perdere di vista l’orizzonte esplorativo e improvvisativo. L’esempio lampante ci viene fornito dall’ottimo Markus Reuter, che con la sua Touch Guitar e laptop, introduce la serata con un lunga sequenza di soundscapes liquidi per poi esplodere in una sezione ritmica piuttosto serrata tra Pat Mastelotto e Tobias Ralph, preludio a "B'Boom" e "Thrak" che segna l’entrata sul palco di tutti i membri. Il giovane Ralph, dimostra una notevole tecnica e affiatamento con il Mastelotto nonché di una grande capacità di concentrazione nella costruzione della propria sezione ritmica di risposta. Si prosegue con "Dinosaur", "Frame by Frame" e "Sleepless", per poi dare spazio al Power Trio che propone una delle più recenti composizioni di Belew, “b“ estratto dal disco-suite e del 2009. Di questo disco, Belew ha ricavato nel 2011 una corposa registrazione con la Metropole Orkest che valorizza a dovere, ciò che il disco non era riuscito a fare. E’ la volta dell’ampia sezione improvvisativa di Stickmen introdotta dalle taglienti sonorità di Reuter, seguite poi dalla multiforme "Open pt.3", brano dell' omonimo disco interamente improvvisativo, aspetto su cui Levin, in un pacato italiano, tiene moltissimo a precisare. Si prosegue con due tributi, uno al Robert Fripp solista con la graffiante "Breathless", particolarmente amata dal gruppo e quasi sempre riproposta nei propri show. Il secondo è a Stravinsky con la personalissima rielaborazione elettrica "Firebird Suite". Personalmente, l’unica sbavatura della serata è stata quella di “forzare” Belew a cantare, (forse per far contento qualche nostalgico proggarolo) "The Court Of The Crimson King". Il chitarrista statunitense, si è giustamente schermito, giustificando come il brano non gli appartenga musicalmente, limitandosi così ad un semplice accenno del pezzo. Diciamola tutta, chi è venuto al concerto, non poteva sperare che venisse riproposto un repertorio diverso, incentrato sui primi Crimson. Non era difficile aspettarsi il contrario. La fantastica serata volge al termine, con la trascinante ritmica di "Elephant Talk" e "Thela Hun Ginjeet" saluta il pubblico romano dell’Auditorium. Il bilancio è decisamente superlativo, quasi tre ore suonate con una tensione musicale sempre alta in cui Belew e Levin dimostrano ancora di essere grandi lottatori da palco, nonostante l’età e allo stesso tempo di saper valorizzare le nuove leve. Evento assolutamente da incorniciare.
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Adrian Belew: Voce, chitarra Data: 01/04/2014 Setlist:
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