Finalmente il debutto dei Neravendetta. Il quintetto cagliaritano, dopo anni passati tra cambi di formazioni ed esibizioni live (non ultimo l'Heavy Sands, che si è tenuto proprio a Cagliari), si presenta con un disco di 4 tracce in cui mostra tutto il proprio potenziale e non solo.
Questo promo vale da solo molto più di quanto non valgano tanti dischi d'esordio di band accompagnati da etichette nostrane. Nonostante le pecche qualitative dovute al fatto che, che vi piaccia a o no, stiamo parlando di un disco autoprodotto, i Neravendetta sfoderano un black metal coinvolgente e fortemente ispirato, che tende inoltre ad attingere con successo da band norvegesi come i Windir. Il cantato graffiante, che molto riprende lo stile dei Dimmu Borgir, alterna momenti di grande oscurità a stacchi puliti e melodici, che ben si combinano col resto della formula. Anche quando il tempo rallenta per lasciare spazio all'ugola pulita, ne è un esempio 'Distances', l'intensità con cui questo avviene costituisce un arricchimento su cui varrebbe la pena puntare. Spesso le parti melodiche rischiano di svilire l'essenza di un genere che vede nella cattiveria la prima delle ragioni della sua esistenza. Non è questo il caso, per fortuna. I Neravendetta danno l'impressione di essere sul punto di aver trovato una cifra stilistica, sarebbe bello poter sentire al più presto qualcosa di nuovo, in cui mettono in mostra le proprie doti stilistiche, crude e scevre da qualsiasi forma di emulazione. Non da meno anche gli stacchi più epicheggianti e cantabili. 'Sardonica', oltre all'essere il brano più eclettico, ne possiede alcuni di pregevole fattura. Segno evidente della maturità che avanza, con la determinazione la serietà che la circostanza richiede. Le chitarre fanno qui un ottimo lavoro, dimostrando di non saper suonare esclusivamente degli efficaci riff veloci. 'The Ritualist' e 'And The Sky Turn Red' sono i brani che meglio si fanno ricondurre al black più tradizionale. Entrambi molto riusciti, non mancheranno di raccogliere l'approvazione dei Blackster più incazzati. 75/100
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Francesco: Chitarra Anno: 2009 Sul web: |