Poco conosciuti dalle nostre parti, i Bullet sono una delle espressioni migliori e di maggior successo del nord Europa in campo hard’n’heavy, che dopo il successo del debut album Heading Gor The Top di due anni fa, si conferma con un nuovo album a metà strada tra Accept, Ac\Dc e Krokus, Judas Priest e Airbourne (nati dopo ma più popolari in Italia). Insomma, questi suoni cosi retrò e revivalistici, faranno la felicità di molti headbanger nostrani, se vorranno avventurarsi lungo le 11 tracce di Bite The Bullet.
Hard rock ed heavy metal classico 80’s suonato con sana attitudine, dove la voce stridula del corpulento Hell Hofer ci guida lungo le cavalcate chitarristiche del duo Klang\Almostron coadiuvati da una ritmica sempre martellante e pulsante. Non vi aspettate niente di prodigioso, ne tanto meno un disco dove i nomi tutelari citati sopra possano essere assecondati in favore di questo full lenght, ma non è facile restare indifferenti dinnanzi al riff di “Pay The Price”, un tributo all’Angus Young di fine anni ’70. “Roadking” è la classica menzione alla vita on the road dove aleggia lo spettro di Udo nelle linee vocali, per un pezzo che se fosse stato scritto nel 1985, sarebbe diventata una hit single mondiale. L’album è un continuo ed incessante procedere di scariche elettriche e pezzi up-tempo; niente ballate, niente sperimentazioni ma soprattutto niente elettronica: qui al centro ci sono solo gli strumenti base, che nella loro semplicità esecutiva tessono efficacissime basi piene di adrenalina e vitalità. Tra i migliori episodi, oltre a quelli già citati, ci sembra doveroso segnalare i due pezzi che chiudono il disco: “Wheels Keep on Turning” e “The Rebel Returns”. La prima si fa apprezzare per un crescendo epico e maestoso, dove al riff secco di chitarra si abbina alla perfezione un ritornello killer bellissimo, mentre la seconda, più cupa e ritmata con i controcori ad arricchire il refrain è un po' una mosca bianca nel contesto, ma comunque sorprenderà per l’ottima atmosfera profusa. Insomma, questo è un inno alla genuinità, 40 minuti di grezzo rock’n’roll suonato a volumi altissimi ed adatto per i vostri party selvaggi, tra birre, borchie e pantaloni di pelle. It’s Only Rock’n’Roll ... But We Like It! 65/100
|
Hell Hofer: Voce Anno: 2008 Sul web: |