Registrato a Roma e mixato in Svezia, “Unconditioned”, si presenta con molta eleganza, con i solos di Pavic mai troppo invadenti, ma eseguiti con grande professionalità e già l’opener song “Miracle Man”, convince pienamente, con la sua roboante energia. Anche “Trapped”, è un’ottima song, con quelle divagazioni progressive che accennavo prima, grazie all’uso di tastiere. Qui la voce di Catena, sa ben districarsi in soluzioni molto melodiche e bisogna ammettere che riesce pienamente nel suo intento. Una doverosa menziona la merita il class metal, con venature ancora progressive di “Just Go On”, arricchita dalla presenza dell’ex europe Kee Marcello e dei suoi interventi chitarristici e con un refrain accattivante ed ancora “Ghost In A Trash Machine”, hard rock con una svolta più modernista. Un bell’arpeggio introduce “Fallin’ For Love”, brano raffinato e vincente. Il basso di Aleks Ferrara, rende l’intro di “Hidden Sorrow” molto funkeggiante e citare i Deep Purple con Hughes, o lo stesso Hughes solista è doveroso. Praticamente i Pavic sono una realtà e già con soli due dischi sono riusciti ad arrivare su ottimi livelli. Consigliato ad ogni amante dell’hard rock, quello di classe. 75/100
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Marko Pavic: Chitarre Anno: 2008 |