Solo due anni fa i britannici Kaiser Chiefs esordivano con il loro Employment riscuotendo enorme successo e diffondendo per il mondo la loro fama.
Eccoli che oggi tornano per proporci Yours Truly, Angry Mob, superatteso come ogni secondo lavoro discografico con la sistematica domanda “Sarà conferma, consacrazione o flop?”. Con alle spalle un debutto col botto come il loro, è facile immaginare quanto possa essere pressante e magari anche un po’ angosciante l’obbiettivo di dare alla luce un disco che sia all’altezza o addirittura superi le aspettative inevitabilmente createsi. Ma il quintetto di Leeds dimostra di sapere bene cosa attendono i suoi fans e infatti, anche questa volta, riesce a portare a compimento la missione divertimento/cazzeggio intrinseca nella sua vivace musica. Il sound della band risulta essere nel complesso quello che caratterizzava Employment, ma con qualche piccola variante come la maggiore presenza della chitarra a sostegno delle tastiere, mentre le liriche mantengono la loro originaria essenzialità e linearità. “Ruby”, ovvero il primo singolo estratto, rappresenta in modo esauriente quello che è lo spirito generale dell’album e difatti eccolo posizionato in apertura: è un pezzo brioso introdotto da un deciso White e contraddistinto dall’azzeccato tocco vintage del ritornello. Ritmica convincente e contagiosa per “The Angry Mob”, dalla struttura ben congegnata e un inaspettato finale di stampo anthemico e “Heat Dies Down”, assai incalzante nell’assolo di chitarra post-chorus. In “Highroyds” Wilson si abbandona a ricordi di peripezie giovanili, di conseguenza anche in questo brano si mantiene alto il livello di travolgente vitalità che abbiamo riscontrato fino ad ora e che subisce un calo con la successiva “Love’s Not A Competition”, ballata voce-chitarra alquanto spenta la cui ripetitività non giova molto al pezzo rendendolo anzi un pochino monotono. Molto efficaci invece sia il sound graffiante della breve “Thank You Very Much”, con la quale i Nostri omaggiano sentitamente i loro fans, che il bridge coinvolgente di “I Can Do It Without You” il quale spezza la piacevole melodia soft della canzone e ti fa venir voglia di unirti al canto energico di Wilson. Dopo purtroppo tocca imbatterci in “My Kind Of Guy” che si trascina con una lentezza tediosa se non irritante, ma la rivalsa è dietro l’angolo ed ecco infatti che ci godiamo l’allegra “Everything Is Average Nowadays”, traccia in pieno stile Kaiser Chiefs: il suo è un ritmo al quale non puoi restare indifferente, ti ritrovi a ballare senza nemmeno rendertene conto. Piccolo momento di piacevole rilassamento con la ballata “Boxing Champ”, molto dolce perché fondata sul semplice binomio voce limpida/delicate note di pianoforte, e poi catapultati di nuovo nel vivo dell’anima festosa della band con “Learnt My Lesson Well” dal bel riff grintoso. Infine le successive “Try Your Best” e “Retirement” chiudono il disco scandendone l’ultimo saliscendi emotivo fatto di pacata riflessione, con la prima traccia, e vigorosa determinazione, con la seconda. Concludo dicendo che Yours Truly, Angry Mob è, nonostante la presenza di qualche brano che tende ad appesantirne un pochino l’ascolto, un album nel complesso assai piacevole che non deluderà i fans del quintetto britannico perchè si tratta di un buon lavoro che conserva molti elementi distintivi del suo predecessore quali l’indole spensierata e l’immediatezza del sound. 80/100
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Ricky Wilson: Voce Anno: 2007 |