Gli Hatred non sono una band di ragazzini alle prime armi, esistono dal lontano 1999, e provengono dall'Olanda, terra da sempre prolifica quando si parla di metal e in particolare di quello estremo (si pensi a band come Severe Torture e Prostitute Disfigurement ad esempio).
In nove anni dicarriera di strada ne hanno fatta parecchia, benchè con questo "Blasphemous Deliverance" siano solo il loro primo full, soprattutto se si parla di esperienze live. Infatti, hanno girato un pò per tutto Europa supportando band del calibro di Suffocation, Grave e Vader giusto per citarne alcune. Nonostante alcuni cambi nella line-up che si sono avuti nel corso della loro carriera e le varie gig affrontate, gli Hatred non hanno cambiato la sostanza della loro proposta musicale. Ciò che ci offrono è un death/thrash grezzo e violento che a tratti pare contaminato da altri generi come doom e hardcore. Sebbene quindi sembrano legati intimamente a band seminali come Vader e Sinister (quelli dei primi dischi per intenderci), non mancano di aggiungere un pò di pepe alle loro song. Si, ce n'era bisogno perchè inizialmente quello che ho ascoltato era un pò piatto e scontato. Riff granitci e se devo essere sincera, anche un pò statici e privi di fantasia, vengono intramezzati da decelerazioni e ritmi decisamente doom, e mid-time posti qui e lì. A questi seguono accelerazioni che danno sfogo a tutta la cattiveria e violenza del gruppo, e se devo ammettere sono le parti più piacevoli dell'album. Non estremamente elevata a livello tecnico la loro prestazione, tuttavia è da segnalare la "buona" prestazione vocale del singer dotato di un growl non profondissimo ma chiaro e non fastidioso, che lo fà risultare il migliore del quartetto. Una valutazione decisamente più positiva và alla registrazione, fattore che li porta un gradino sopra la sufficienza, questa risulta abbastanza chiara e tutti gli strumenti più che comprensibili. Particolarmente gradevole è l'ultima song: "Blasphemous Deliverance". Un album per chi ama il mix di band come Vader/Morbid Angel e il thrash più marcio. 60/100
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Rob: Batteria Anno: 2008 |