 Il vivace e imberbe pubblico prende posto in platea, qualche minuto prima rispetto all'inizio della rappresentazione, mentre due poderosi uomini delle maestranze allestiscono vigorosamente la scenotecnica (Tanja Eick) coinvolgendoci nel loro mendace perplimersi per l'assenza degli attori.
Il direttore (Giovanni Boccomino), voce fuori campo, decide che i due barbuti possono sopperire all'imbarazzante mancanza, supplendo come interpreti dei personaggi della popolarissima fiaba. Così accade che da un baule vengano estratti via via costumi, accessori minimal e soprattutto un compendio di energia fantasmagorica, sufficienti a dar luogo alla magia del racconto in teatro. Gli elementi del testo originale scritto dai Fratelli Grimm nel 1812 servono quasi da espediente per la costruzione di una narrazione policroma, circense e rock. L'enfatizzazione verticale dell'emblema della brutale cattiveria, racchiusa nell'elemento matrigna/strega, viene propagata grazie all'ausilio di una scala telescopica, adatta anche all'elevazione del massimo antidoto al male, il salvifico principe di azzurro raso abbigliato. La moltiplicazione per sette, tanti quanti sono i giorni della settimana ed i peccati capitali, dei due straordinari attori (Bruno Cappagli e Fabio Galanti), racchiusi nelle vesti dei nani minatori, estrattori di minerali preziosi o di reconditi substrati della coscienza, è inscenata da rossi cappucci gongolanti appesi al filo della fantastica storia. Biancaneve, giovane ed ingenua maschera preda degli eventi, inciampa sistematicamente nei perfidi tranelli dell'invidiosissima Grimilde, questo le varrà il finale propizio di un allegorico e virile "e vissero felici e contenti" incapsulato in una psichedelica regale cornice della popular music britannica del XX secolo. Preponderante il gioco delle luci (Andrea Aristidi) sorretto da una regia (Bruno Cappagli) illuminata. Fantastico!
La presente recensione si riferisce alla rappresentazione del 18 gennaio 2025 |
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 Biancaneve
di Bruno Cappagli, Fabio Galanti regia Bruno Cappagli con Andrea Aristidi Bruno Cappagli Fabio Galanti luci Andrea Aristidi scenografie Tanja Eick voce narrante Giovanni Boccomino produzione La Baracca – Testoni ragazzi Vincitore del premio del pubblico alla terza edizione di Piccolipalchi, rassegna teatrale dell’ERT del Friuli Venezia Giulia (2008/2009) Vincitore del premio L’Uccellino Azzurro come miglior spettacolo e del premio Silvia a Fabio Galanti come miglior attore, alla 13a edizione del Festival Ti fiabo e ti racconto di Molfetta (2008) Cosa succederebbe se una compagnia teatrale non riuscisse ad arrivare in tempo a teatro per fare lo spettacolo? Per raccontare Biancaneve, poi! Sarebbe un vero problema spiegarlo al pubblico... Ma il direttore del teatro potrebbe avere un’idea geniale: chiedere a qualcun altro di recitare, “tanto è una storia che tutti conoscono”, figuriamoci chi da anni monta le scene di questo spettacolo! Ed è così che due tecnici, abituati a stare dietro le quinte, si ritrovano sul palcoscenico a interpretare la classica fiaba, improvvisandosi attori. Nonostante le prime reticenze, con l’aiuto del loro collega in regia, i due scopriranno il piacere di vivere l’immaginario fantastico del racconto indossando i panni dei vari personaggi della storia. Una trasformazione dei ruoli e degli oggetti in scena per assecondare la narrazione. Una metamorfosi, proprio come quella che vive la protagonista della fiaba nel suo viaggio iniziatico... e come quella dell’individuo durante la crescita. Uno spettacolo esilarante che trascina bambini e adulti una serie di gag sorprendenti (fonte: comuniccato stampa).
 Teatro Franco Parenti Via Pier Lombardo, 14 20135 Milano Tel:02 59995206
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ORARIO SPETTACOLI:
domenica ore 16:00
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