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I Living Colour già con il primo e ottimo “Vivid” si rese protagonista di una piacevole commistione di stili, confezionando una serie di ottime song che riassumevano molta musica afroamericana degli ultimi 40 anni, spaziando da Hendrix a George Clinton, sino ai Bad Brains, riuscendo pure ad ottenere un buon successo e a farsi notare nientemeno che da Mick Jagger. Due anni dopo la stessa formazione dava alle stampe “Time’s Up”, passando in rassegna sempre più generi e rafforzando il proprio stile nella costruzione di riuscitissimi brani. Al punk della title-track seguivano il blues della hit “Love Rears…”, il funky della scatenata “Elvis Is Dead”, impreziosita da un assolo al sax di Maceo Parker e dagli interventi vocali di Little Richard, il progressive-rock di “Type”, il metal di “Information Overload”, il jazz-funk di “Under Cover Of Darkness” e la musica africana della solare “Solace Of You” (uno degli highlights del disco). In mezzo trovavano spazio altre splendide song come “Pride” e “Someone Like You”, tutte, come sempre, impreziosite dalla passionale vocalità di Corey Glover e dal solismo straripante di Vernon Reid, epigono credibile di Hendrix come di Van Halen e John McLaughlin. Un buon bassista (oscurato, anni dopo, dal più dotato Doug Wimbish) e un batterista capace di citare all’interno di un solo brano John Bonham come Elvis Jones, completavano una band che, soprattutto dal vivo, trovava e trova ancor oggi la sua dimensione ideale nella rappresentazione di questo spettacolare collage musicale. |
Corey Glover: voce Anno: 1990
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