Dalla scena musicale più all’avanguardia e “sovversiva” si ode un urlo mostruoso. Il mostro in questione è The White Screamed Shout, creato dalle menti a dir poco malate di Jack Mostro (anima punk della Bob Rifo Gang) e Ginotonico (Cafeaudio). Non si tratta di un mostro come tutti gli altri, bensì l’incarnazione di protesta e volontà di ritornare alle cose semplici e veritiere di una volta. The White Screamed Shout concepisce così The Birth EP, un mix di musica elettronica con elementi punk, industrial, fino a toccare l’hardcore, che nelle 6 tracce viene plasmato liberamente facendo scaturire sonorità travolgenti e per niente scontate. The Birth EP si apre con la notizia straordinaria dell’avvistamento del mostro e della promessa di far sentire la sua musica. I brani sono legati tra loro in un continuum musicale: chitarre rammsteiniane e cori infernali presentano la titletrack, variegata inoltre da electro beats e da una voce terrificante e terrificata. “My Prison Will Be Freedom” è caratterizzata da una parte più frenetica ed una più melodica,ma sempre elettronica, dominata da riff di chitarra. Il sound di “Drag Me Down” ipnotizza l’ascoltatore, mentre “The Torture” si dispiega in un ritmo dall’effetto ansiogeno, ma ben strutturato, fino ad arrivare alla melodia inquieta e malinconica di “Where’s The Monster”. Tutto sommato The Birth EP traduce molto bene il grande lavoro sul sound, ma anche sullo stile, che viene pompato ulteriormente con dal leitmotiv concettuale del mostro e di ciò che vuole simboleggiare: il ritorno ai suoni primordiali che possano insinuarsi e scuotere le nostre coscienze. 68/100
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Ginotonico: Chitarre,, synth e batteria elettrica Anno: 2012 |