Quinto lavoro in studio per i norvegesi White Willow che continuano la propria evoluzione sonora, partiti come gruppo rock-folk hanno via via spostato il baricentro del proprio sound verso orizzonti sempre più Progressive, assestandosi su di un Rock Sinfonico dalle sfumature e dalle tonalità cariche di atmosfere eteree, sognanti e visionarie.
Con questo loro ultimo lavoro i White Willow introducono anche sonorità vagamente gotiche, rafforzando il suono con riff ed accellerazioni dal sapore vagamente Metal, interessante seppur molto raramente usata in ambito Progressive è la presenza come vocalist di una donna, Trude Eidtang, alla sua prima apparizione discografica con i White Willow, costruito apparentemente su misura sulle sue linee vocali, Signal of Noise garantisce un suono "caldo" e "avvolgente" sapientemente inframmezzato da interventi più acidi ed elettrici, non disdegnando talvolta qualche sconfinamento in ambiti decisamente più "pop". Da segnalare brani come "Splinters" disegnato apposta per la voce di Trude dalla melodia sognate quasi a volare sulla musica che invece si contraddistingue per una linea più aggressiva e dai colori più rock, lo strumentale "Ghost" dalle tinte inquiete e tenebrose, "Dusk City" chiaramente gothico nel suo incedere, sicuramente il brano più Heavy di "Signal to Noise", ed infine "Chrome Down" decisamente progressive in cui un ruolo importante giocano le chitarre del leader della band Jacob Holm-Lupo e le tastiere di Lars Fredrik Froislie, brani questi segnalati a dire il vero veramente degni di attenzione e di più di un ascolto. Un lavoro curato ed impegnato, tecnicamente ineccepibile sia a livello di esecuzione che a livello di produzione, che scivola via abbastanza piacevolmente, sopratutto rilassante e riposante, sicuramente interessante e gradevole certamente non indispensabile. 70/100
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Trude Eidtang: Voce Anno: 2006 Sul web: |