Però, “Fuori di qui” già sfocia con un accennato blues ma dopo torna alla casa maestra , quella cantautorale più tradizionale. Il canto di Fiori sfoggia una voce molto particolare, arata sulle lande di Zarrillo, sfumature basse da rapper e, soprattutto, cadenze ariose alla Raf. Fate le vostre verifiche con “Amore platonico”, “Significati e significanti” e “Da domani”. In quest’ultima, con particolar gusto, vige clima adesivo e molleggiato, per ribadire l’importanza di ritrovare la miccia dell’entusiasmo tra i rapprti interpersonali e recuperare sani gesti del passato (significativo il gracchiare del giradischi in apertura del brano). Giuseppe Fiori non ha esperienza da sottocosto ma l’ha impreziosita con svariate partecipazioni (Benvegnù e Garbo su tutti) e l’ha maturata sfidando, in tour, anche il gelo della Siberia. Le liriche di “Spazi di vita scomodi” sono velatamente nostalgiche ma inglobano anche sincere avvisaglie, affinchè la persona non affievolisca la fiammella introspettiva , minata dall’imbecillimento di smartphone e social. Meglio, quindi, anacronistici piuttosto che apparire modelli falsi da serie A. Sarebbe artificioso, snob e plasticoso. L’artista milanese ha tentato di farcelo capire con tutti i “Segnali di fumo” possibili. Siamo noi che li abbiamo persi di vista , dimenticando l’onore di sentirci fieri…indiani, all’assalto di veri valori con occhi di lince. Formazione: Giuseppe Fiori: basso, chitarre elettriche e acustiche, programmazioni, tastiere, synth, loops, ukulele, percussioni Lele Battista: tastiere, piano, microkorg, teisco 100f, percussioni Raffaele Fiori: batteria Andy Fluon: sax Gak Sato: theremin Tao: chitarre Manuel Lieta: farfisa e synth Annachiara Belli: violino Valentina Conte: violoncello Raffaele Stefani: sound design TRACKLIST : 01. Spazio 02. Fuori di qui 03. Amore platonico 04. Oggi mi sono svegliato male 05. Segnali di fumo 06. Da domani 07. Toys 08. Noi 09. Nonostante tutto 10. Significati e significanti
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