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Zona MC
BreakHop | Non E' Un Concept Ma Ha Qualche Linea Guida

Breakhop è il primo tentativo di Zona Mc di capitalizzare sulle precedenti autoproduzioni, raccolte frammentate di episodi breve durata, caratterizzate da un rappato rapidissimo, concettualmente multisfaccettato, cui si sono gradualmente affiancate basi e tracce strumentali indebitate con l'estetica (ritmicamente) caotica del breakcore – qui filtrata dall'influenza di beatmaker come Prefuse 73 – ed una preferenza per l'arte del collage più dadaista (in luce specialmente in “Frank Zapping”). Tutti questi elementi vengono forse formalizzati al meglio in “Alieni”, una pallottola di un minuto e mezzo, dove l'incedere aggressivo della voce fa il paio con il sampling brutale a base di film di guerra. Più strutturata “Calcolando l'Infinito”, che da parte sua non solo cita il capolavoro dei Dillinger Escape Plan nel titolo, ma è caricata di effetti sonori che sembrano rubati al mondo dei videogame.
I percorsi pianistici di “Rizomaninoff”, il latin-jazz di “Swing-core”, il tributo old-school della title-track – e addirittura il liscio di Romagna in “Breakfiore” – sono pretesti per deturpare e scomporre i generi più disparati attraverso la scienza del “clicks and cuts”.
I risultati più musicali in quest'ottica sono forse da trovarsi nel clavicembalo futuristico di “Discontinuo”, nell'orchestrazione moody di “Paradise is Very Nice Federico” e nelle percussioni dal retrogusto etnico di “Pendolom”, un breve interludio che mischia suggestioni glitch e atmosfere sospese e oniriche.
Lo Zona Mc rapper/filosofo post-urbano è semmai in evidenza, in “Se il Genio non Esce dalla Lampada” (che schizofrenicamente muta base e ruminazione di continuo), “Crinale” (che cinicamente indaga i rapporti interpersonali), “Renoyer” e “Zonan il Barbaro” (che sperimentano con la tecnica del contrappunto concettuale).
Ognuna di queste “canzoni” è strutturata come un flusso di coscienza, spesso arricchito da rimandi colti, che di verso in verso procede per associazioni fulminanti e giochi di parole; la figura che delinea Zona Mc è quella di un retore impazzito, capace sì di plasmare le parole a piacimento, ma al contempo intrappolato e preso in mezzo in una dimensione del tutto personale dove convivono (agendo come forze uguali e contrarie) l'isteria senza controllo (né direzione) dell'uomo contemporaneo in overload di link/stimoli quanto un lato più meditativo e analitico (con tensioni metalinguistiche ed esistenziali) che cerca di esprimersi proprio per mezzo di quella stessa isteria – convogliando e bruciando senza alcuna soluzione di continuità riflessioni d'ogni tipo (o anche semplicemente spunti di riflessioni) in forma di schegge di nevrosi.

77/100


Zona Mc: Voce, beats

Anno: 2009
Label: Gli Accostamenti Improbabili degli Uochi Toki
Genere: Elettronica/Breakcore

Tracklist:
1. Frank Zapping
2. Alieni
3. Rizomaninoff
4. Calcolando l'infinito
5. Logiche del conflitto
6. Da adolescente spaccavo
7. Se il genio non esce dalla lampada, le lampadine escon dal genio
8. Swingcore
9. La meno recente
10. Crinale
11. Renvoyer+Facebrùt+Cancellotto culturale
12. Zonan il barbaro
13. Paradise is very nice federico
14. BreakHop
15. Il rap è la ribellione più innocua
16. Onda anomala
17. Discontinuo
18. Chi sonno io
19. Pendolom
20. Romagna in breakfiore

Sul web:
Zona MC @MySpace

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