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She Was Nothing
Dancing Through Shadows

Dancing Through Shadows è il primo album degli She Was Nothing. Tredici tracce che ricordano un po’ la house, la techno-trance, il metal-screamo e la euro dance degli anni novanta.  Già “Proudly guilty”, con le tastiere che sembrano spalmare lamine su ritmi impulsivi, è il prodromo di adrenaline che ti si accumulano sul corpo e ti preparano ad una attesa, con una crew di musicisti di un certo spessore che si divide i compiti in una avanzata che pian piano diventa una conquista di nuovi spazi sonori, architettati per stupire, riverniciare passaggi e segnare nuovi percorsi. Il filo conduttore di tutto l’album è l’urgenza di fuga da un mondo globalizzato dove la libertà dei sentimenti sembra soffocata da un potere omnipervasivo. Allora urge riscoprire le ombre per guardarle in faccia, senza spaventarsi, perché nelle ombre, benché scure, ci sono tutte le dissolvenze della luce. L’importante è non farsi cablare dalla noia che serpeggia a quote basse. La musica degli She Was Nothing si propone quindi come vera metanoia di un altrove, oltre i noti cablaggi, è libera dagli ormeggi, agisce sulle leve di volo, per portarci oltre le nubi, ne abbiamo abbastanza !, fino ai cirri, a miglia più alte dalle normali quote aeree.

Tracce come "Silence Screams", "When You Go Away", "She Was Nothing", "Beast Without Mother", "Upon This Dawning", "Falling Forever", "Dancing Through Shadows" e "Right In The Night" (cover ispirata ai Jam&Spoon) sono tutte leve di comando per spazii ultratroposferici, dove non si incrociano né carburi né rotte dell’all’ inclusive. Ci piace pensare a questi ragazzi come clienti delusi ma rimborsati dalla loro stessa musica. Sfuggono i passi forzati su banali strisce pedonali, mirano piuttosto agli spazi eterei dei terzi cieli danteschi, quelli dei romantici, dove le nuvole non sono più nuvole ma qualcos’altro, qualcosa di diverso del banale humming di modulazioni medie.
La last track, "Fuel Drops" riassume un po’ il senso complessivo del’ CD, una concept track resa visibile anche dalla bella art work di Dancing Through Shadows. Un arpeggio di pianoforte su ritmo ternario inizia a puntellare le attese, su una nota sospesa dell’accordo di tonica, il pezzo con tutta la sua poetica (Wait! Wy are you going away from me) ci fa ondeggiare su toniche suspended e accordi di dominante.

Sembrerebbe una armonia scontata, ma nei refrain i sensi del testo si involano e così la struttura armonica si complica. Una modulazione ci strania, ci stupisce e ci porta a toni lontano con risoluzione sull’accodo di La, mentre la voce di Cla ci racconta una tale. E’ una tranquilla notte di dicembre, si passeggia nel buio ("I am walking in the dark" ) tra molte candele ("Thousands candles are burning" ) con un cuore che scivola ("While my heart weeps fuel drops") forse cambia ritmo nel suo vacillare, forse si rafforza, forse altro, ma non è più lo stesso.

90/100


Cla: Voce
Liuk: Chitarra
Mazz: Tastiere, synths e cori
Augu: Basso e cori
Dave: Batteria

Anno: 2011
Label: Autoprodotto
Genere: Elettronica

Tracklist:
01. Owning Your Life
02. Proudly Guilty
03. Silence Screams When You Go Away
04. Breast Without Mother
05. Falling Forever
06. Dancing Through Shadows Pt.1
07. Dancing Through Shadows Pt.2
08. Dancing Through Shadows Pt.3
09. Right In The Night (SWN Remix)
10. Drink Your Life
11. With Lights Off
12. Goddes Of Nothing
13. Fuel Drops

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