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Petr Henych & G-Bod
Pleasure Trip

Ahhh!! Praga, la bellissima Praga!! Una delle città più belle del mondo, con i suo scorci incantevoli, la sua parte romantica, con le sue bellezze rare da trovare in altre città. Ma questa capitale europea non è solo ricca di storia e di tradizioni, c’è anche un fermento di musica underground, con nomi a molti sconosciuti. E’ il caso di Petr Henych, abile chitarrista che consiglio vivamente a chi ama quello splendido strumento a nome chitarra. Già nel 2007 con il suo album d’esordio, dall’impronunciabile titolo, almeno per il sottoscritto, “'Na vlastních rukou”, aveva dato modo di far apprezzare il suo talento chitarristico, non solo dal punto di vista tecnico e virtuosistico, ma anche nella composizione e nella costruzione di ottime songs, anche se completamente strumentali.
Petr è un chitarrista umile, capace di costruire fraseggi virtuosi, ma senza calcare troppo la mano, cercando di indirizzare anche l’ascoltatore poco incline ad abbondanza di virtuosismi vari, ad apprezzare la musica strumentale e chitarrista e renderla più accessibile. Petr è della serie “Potevamo stupirvi con effetti speciali, ma non l’abbiamo fatto!!” e Pleasure Trip lo consiglio vivamente anche a chi ama questo genere, ma non troppo!!

Like A Wind”, potrebbe spaventarvi, con quella svisata improvvisa e con un fraseggio alla Paul Gilbert, ma poi si lascia andare in assoli molto melodici e ben costruiti. Sonorità blueseggianti sopravvivono invece nella successiva “Take My Advice”, brano forse più diretto ed accessibile, mentre la title track ha un sapore funky e dove emerge anche l’ottima sezione ritmica formata da Martin Hronek e Jakub Homola, rispettivamente basso e batteria, che non svolge la sola funzione di supporto al chitarrista, ma è capace di uscire molto allo scoperto. Non poteva mancare la ballad e “There Is Still A Hope”, mostra la parte migliore di Henych, i fraseggi melodici suonati con il cuore e con l’anima. C’è ancora spazio per il country divertente di “Slow Train” e qui il chitarrista dimostra di aver ascoltato molto Steve Morse, per “Welcome To Hell”, il brano più metal dell’intero cd e la breve e conclusiva “Prelude – I Um”.

Lasciamo per un momento da parte i grandi Mostri Sacri come Steve Vai, Joe Satriani e compagnia bella e provate ad ascoltare Petr Henych, scoprirete sicuramente un grande talento!

70/100



Petr Henych: Chitarra
Martin Hronek: Basso
Jakub Homola: Batteria

Anno: 2010
Label: JH Publish
Genere: Instrumental/Shred

Tracklist:
01. Like A Wind
02. Take My Advice
03. Pleasure Trip
04. There Is Still A Hope
05. Better Times
06. Visitors From Outer Space
07. Slippery Road
08. Joy Flight
09. Slow Train
10. Nightfall
11. Welcome To Hell
12. Prelude – I Um

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