Intorno a queste vicissitudini (perfette per il mood lirico degli Ecnephias) quindi la band di Potenza ha ricamato l'ennesimo monolito a metà tra Black e Death Metal, dove la malignità di fondo e il grande impatto sonoro sono rimasti invariati rispetto alle prove d'esordio (pur risultando meno violento e glaciale nel suo complesso), sfruttando uan coesione strumentale mai cosi viva e funzionale tra i singoli membri. L'opener "Secrets of a black priest" mette le cose in chiaro da subito: un intro in classico stile Ecnephisiano fatto di portoni che si aprono, corvi che volano in cielo, campane funebri e voci oltretombali, che anticipano la cascata di note tra chitarre stridule, basso affettati e tastiere epiche. Mancan è come sempre il cicerone che fa da collante agli strumentisti, e come sempre si diletta con scioltezza tra cantato (o recitato) in italiano, inglese e latino. Il Black Metal grezzo e old school chiaro marchio di fabbrica dell'ensemble di Potenza emerge in "Twist and personality", mentre "A strange painting" alterna momenti crudi ad altri più melodici dettati dalla chitarra di Akeron (molto vario e "maestoso" tutto il suo lavoro dietro le 6 corde) per poi progredire in una veloce cavalcata Death. La breve strumentale "Il martirio di San Lucifero" dona all'ascoltatore due minuti di pausa, ma poi "Marilene's lustful whims" riprende il discorso tra assoli melodici e il solito pattern diabolico. Chiude i giochi l'evocativa "Il nostro patto", dove Mancan sciorina spaventevoli versi (completamente in italiano) sotto un'ispiratissima base sinfonica che rendono il brano uno degli episodi migliori dell'intero lotto. Avvicinatevi non temete, mantenete la promessa, qui siete al sicuro, liberati da ogni sospetto, adesso l'ombra è qui. Ways of Descention si dimostra un'opera quindi completa e suonata con una profondità compositiva eccellente, Mancan è la sua band suppur leggermente meno violenti della prova precedente si dimostrano musicisti eccellenti e compositori sopraffini. Tra le migliori uscite estreme italiane dell'anno, almeno al momento della pubblicazione di questa recensione. 84/100
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Mancan: Voce e chitarra Anno: 2010 |