Il Barezzi Festival si conclude sabato 16 novembre con un’esclusiva nazionale: nella maestosa cornice del Teatro Regio di Parma, dalle foreste del Nord scenderanno i lupi norvegesi, gli Ulver. |
||
Indicati come i primi veri agitatori della scena black, gli Ulver hanno sempre saputo rinnovarsi e rimanere dinamici, diventando prima un pilastro del metal più classico, poi di quello più avanguardista, fino a cambiare totalmente pelle: passando per folk, ambient e trip-hop, hanno sconfinato nell’art rock e nel prog elettronico. Nascono nel 1992 a Oslo. Scelgono di chiamarsi Ulver (“lupi” in norvegese) guidati sin dai primi passi da un preciso concept, al cui centro c’è l’uomo, animale capace di elevarsi al di sopra della natura, eppur sempre piccolo e inerme al cospetto di forze senza nome, più grandi e antiche di lui. Nel pantheon del concettualismo sonoro d’essai gli Ulver ricoprono da sempre un ruolo di primo piano ben delineato, quello di chi manifesta chiaramente la propria idiosincrasia nei confronti delle cosiddette vie maestre e segue, quasi per legge, impervi sentieri isolati. A Parma gli Ulver presenteranno il loro ultimo album, “Messe I.X-VI.X”, lavoro intenso e di struggente bellezza, commissionatogli dalla Tromsø Kulturhus e realizzato in collaborazione con la Tromsø Chamber Orchestra. Nella seconda parte della serata, proporranno alcuni brani tratti dal loro ventennale repertorio. Sotto la direzione di Martin Romberg, ad accompagnare gli Ulver al Teatro Regio saranno i ventuno elementi della MG_INC Orchestra, primo ensemble nato attraverso un’intelligente quanto fortunata attività di crowdfunding, costituito da giovani talenti italiani precari intenti a combattere la crisi a suon di cultura. |