Noto per le sue innumerevoli partecipazioni a Zelig, in seno a Le Tutine o vestendo i panni del personaggio/tormentone Rocco il Gigolò, il diversamente alto Rocco Ciarmoli torna al Teatro Leontini, presentando uno spettacolo virtualmente diviso in due parti.
Nella prima, egli naviga a ritroso nella sua vita, raccontando particolari genuini della sua giovinezza, dal "caporalato" imposto dal padre nell'adolescenza, alla professione "sicura" di assicuratore nei quartieri più degradati di Roma, passando per il rapporto travagliato con la fidanzatina del paese di origine e le denuncie surreali sporte ai Carabinieri. Con una buona dose di autoironia - abilmente sottolineata fin dal titolo, grazie una crasi improbabile tra lingue inglese e italiana - egli scherza sul suo aspetto caricaturale, offrendo una comicità auto-dissacrante che ha comunque il sapore delicato della genuina e candida fanciullezza. La seconda parte della rappresentazione è totalmente votata alla perforazione della quarta parete, pevia trasformazione della platea in un'aula scolastica: è il contesto giusto per presentare il personaggio di Mimmo Scarnecchia, docente caustico e mordace con i ragazzi, sfacciatamente partigiano nei confronti del sesso femminile. Quanto sopra si traduce in uno show gradevolissimo che, pur privo della presenza del più noto Gigolò (unico neo che ci sentiamo in dovere di rimarcare), esprime una comicità innegabilmente legata alla particolarità di un aspetto fisico unico (circostanza già evidenziata quale elemento di pregio dell'opera teatrale "Bufera a domicilio"), forte di una somaticità simpaticamente caricaturale e grottesca (nell'osservare la locandina della presente opera, infatti, i più attenti noteranno una incredibile somiglianza con Igor, divertente personaggio voluto da Mel Brooks nel suo capolavoro Frankenstein Junior). A corollario dello spettacolo, elementi sempre irrinunciabili nel modus operandi del Teatro Leontini, i consueti aperitivo e cena, rispettivamente offerti in zona pre e post show.
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I’mPerfetto
con Rocco Ciarmoli
Scritto da Rocco Ciarmoli e Laura De Marchi Collaborazione ai testi G.Luca Irti Regia di Laura De Marchi
Per avere una vita felice bisogna essere perfetti o la ricerca della perfezione è la ricetta che ci conduce inesorabilmente all’insoddisfazione? I’mPerfetto è il racconto di un uomo, Rocco Ciarmoli, che rivede gli accadimenti che l’hanno portato a Roma ad intraprendere la professione dell’attore. Attraverso la lente dell’autoironia si analizza come un diversamente alto, diversamente bello e addirittura roscio, a tutto avrebbe dovuto aspirare tranne che a fare l’attore di successo. Gli stereotipi che viviamo oggi in qualche modo ci sono sempre stati: adesso si chiamano body shaming, una volta erano semplici prese in giro, risatine e chiacchiere tra i compagni di classe. Rocco, da un paesino della provincia di Benevento, capita per caso a Roma a fare il militare, si innamora della città e decide di rimanervi a vivere. È un ragazzo senza grandi possibilità economiche, ma pieno di determinazione, anche perché la vita al paese l’ha già educato alla fatica. Così attraverso le più svariate professioni conosce la città, le sue abitudini, la bellezza, la passione, l’amicizia ma anche il cinismo e la ferocia che a volte la contraddistinguono. I’mPerfetto è un monologo tra la stand-up e il teatro di narrazione, un flusso di coscienza a tratti, che mai rinuncia alla battuta, alla riflessione autoironica, alla considerazione esilarante. Se Rocco avesse considerato le sue imperfezioni un ostacolo, la sua vita sarebbe andata in modo diverso, mentre fin da ragazzo aveva intuito che proprio la somma delle sue imperfezioni lo rendeva unico. Senza la pretesa di essere pedagogico, lo spettacolo ha comunque l’ambizione di risuonare nelle menti e nell’animo delle nuove generazioni per le quali la ricerca continua di perfezione, l’esaltazione dell’apparenza, il soffocamento delle unicità che invade i media, si trasformano a volte in autolimitazione e sofferenza. Per natura nessuno è perfetto: l’imperfezione è la risorsa evolutiva fondamentale che ha permesso al genere umano di adattarsi ai cambiamenti e di evolvere. Bisogna quindi allenarsi a essere imperfetti, ma soprattutto a condire la vita di autoironia.(fonte: comunicato stampa)
Teatro Leontini Viale Gorgia di Leontini 25 00124 ROMA
contatti: cell: 366 7022859 mail:
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official site: www.teatroleontini.it/
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