Tu (non) sei il tuo lavoro
Roma, Teatro Belli, dal 13 al 18 febbraio 2024

Ha preso il via al Teatro Belli di Roma ‘EXPO – Teatro italiano contemporaneo’, una rassegna di nuova drammaturgia che intende promuovere gli autori italiani e le giovani compagnie che operano sul territorio nazionale. Lo spettacolo “Tu (non) sei il tuo lavoro” è la seconda delle dieci rappresentazioni che sono state individuate nell’ambito di questo ardito progetto.

Commissionato a Rosella Postorino, Premio Campiello 2018 con Le assaggiatrici e finalista Premio Strega 2023 con Mi limitavo ad amare te, dal Napoli Teatro Festival, “Tu (non) sei il tuo lavoro”, con un intricato dialogo tra i due protagonisti, ricorda il teatro greco dove le argomentazioni portate avanti dall’uno, si infrangono nei dubbi insinuati dall’altro. Il tema è di estrema attualità: la precarietà del lavoro a fronte di anni di studio, l’incertezza economica che pone in discussione anche la possibilità di formare una famiglia ed avere dei figli, il precariato e le aspettative spesso deluse da una società ingiusta. Il tono della conversazione tra i due giovani protagonisti è amaro, all’entusiasmo della donna si contrappone la delusione dell’uomo, intento a rincorrere un sogno lavorativo che lentamente si assopisce nel duro confronto con la realtà contemporanea.
L’opera è molto cruda e, seppure con leggeri sprazzi di comicità, propone il dramma esistenziale vissuto dalla giovane coppia. Il palco è disadorno: un telo bianco sullo sfondo e due sedie. Sono le luci che riescono a spostare la scena dall’intimismo della casa e del dialogo tra i due, all’esterno, nel mondo produttivo dove avvengono colloqui di lavoro, promesse di assunzione a fronte della frequenza di costosi master, stage non retribuiti e lavoro nero o sottopagato. 
Lo spettacolo propone una profonda riflessione sulla scelta tra lavoro e famiglia e lo fa senza mezzi termini, con dialoghi serrati e considerazioni calzanti. Francesco Patanè e Maria Lomurno riescono a rappresentare molto bene le aspirazioni delle giovani coppie e le speranze spesso frustrate, se non deluse. Una drammaturgia contemporanea con una forte connotazione sociale e culturale che analizza la società mostrandone le asperità, uno spaccato di storia e attualità dove le giovani generazioni possono riconoscersi e magari trovare ispirazione per una spinta al cambiamento.

La Rassegna ‘EXPO’ proseguirà con ‘La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza’ di Alberto Fumagalli, dal 20 al 22 febbraio, ‘Il Condor’ di Gianni Clementi, dal 23 al 25 febbraio, ‘Poi dice che uno beve’ di Lucilla Lupaioli, dal 27 al 29 febbraio, ‘Shame culture’ di Andrea Lucchetta, dal 1° al 3 marzo, ‘A cosa serve essere belli dentro se poi non ci entra nessuno’ di Massimiliano Vado, dal 5 al 7 marzo, ‘Ultimo strip di Rossella Pugliese’, dall’8 al 10 marzo, ‘I cuori battono nelle uova’ di Alberto Fumagalli, dal 12 al 24 marzo, ‘L’Oreste’ di Francesco Niccolini, dal 1° al 4 aprile.

 

Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 13 febbraio 2024.

Tu (non) sei il tuo lavoro

di Rosella Postorino

con Maria Lomurno
Francesco Patanè

regia Sandro Mabellini

produzione Accademia Perduta Romagna Teatri

Teatro Belli

piazza Santa Apollonia, 11a

06-5894875

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www.teatrobelli.it

 


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