Sesto potere
Roma, Teatro Ambra Jovinelli dal 10 al 21 gennaio 2024

«È una storia alla George Orwell con un potere che si muove invisibile e virale. Una realtà drammaticamente attuale dove, nel duello “Instagram versus reality”, la realtà perde punti di riferimento interiori». Così Francesco Montanari, interprete di “Sesto potere”, descrive lo spettacolo.

Tre capitoli: odio, denaro, vendetta, che racchiudono i temi affrontati nella rappresentazione. Un racconto molto di attualità dove si intrecciano la politica impegnata in una perenne campagna elettorale, i social che attraverso notizie vere o false riescono ad indirizzare l’opinione pubblica e la manipolazione delle menti e delle coscienze mettendo in atto azioni e gesti anche crudeli senza un minimo di rimorso o, per chi della comunicazione ne fa una professione, senza alcuna etica. Lo spettacolo è fondato su conflitti: interiori, generazionali, di casta, ma maggiormente evidenziato è quello tra i tre giovani protagonisti ed il famoso conduttore televisivo che sfrutta la TV per lanciare scoop e fare notizia, non per raccontare fatti, sbandierando una “ricerca della verità” che ha il sapore di mistificazione. L’opera affronta temi di scottante attualità, proponendoli con cruda freddezza. Il “sesto potere” (dopo il "quarto potere" della stampa e il "quinto potere" della televisione) è molto più sottile perchè alla portata di tutti, basta un cellulare e si è immediatamente immersi nell’universo dei social dove tutto diventa liquido ed invisibile, un complice anonimato che può distruggere o esaltare la reputazione di chiunque senza curarsi delle conseguenze. La verità non ha più nessun valore di fronte all’umore del web. 
La rappresentazione è molto caustica, quasi minimalista. L’interpretazione dei tre ragazzi è rabbiosa a rappresentare una generazione scontenta e senza veri ideali. Molto tipizzato il ruolo del giornalista televisivo, avvezzo ad entrare nelle case delle persone e sprezzante nei suoi atteggiamenti. Asettica la scenografia nella quale compaiono e poi spariscono i quattro protagonisti. Uno spettacolo che fa riflettere sul ruolo e sulle insidie dei media e del web. Forte il contenuto, inaspettato l'epilogo.

Questa recensione si riferisce alla rappresentazione dell'11 gennaio 2024.

SESTO POTERE

NASCITA DI UNA DEMOCRAZIA VIOLATA DALL’ODIO, DAL DENARO E DALLA VENDETTA

scritto e diretto da Davide Sacco

con
Francesco Montanari
Cristiano Caccamo
Matteo Cecchi
Nina Torresi
con la partecipazione in video di Lorenzo Gioielli
con la voce di Antonio Zavatteri

scene Luigi Sacco
costumi Valeria Pacini
musiche Davide Cavuti
disegno luci Luigi Della Monica
progettazione video Igor Renzetti
grafiche e animazione video Elio Di Paolo e Francesco Rufini
aiuto regia Danilo Capezzani
assistente alla regia Elisa Gabrielli
direttori di produzione Marica Castiello e Luigi Cosimelli
ufficio stampa Carla Fabi & Roberta Savona
produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro – LVF –
Teatro Manini di Narni – Teatro Comunale di Sulmona “Maria Caniglia”

Teatro Ambra Jovinelli
Via Guglielmo Pepe, 45
Roma 

tel: 06 83082884 – 06 83082620
fax: 06 4457221
e-mail:  Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
web site: https://www.ambrajovinelli.org/


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