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La modalità di rappresentazione è insolita, poiché le attrici recitano sedute davanti a due nudi tavolini su sfondo blu, stando di fronte a due telecamere fisse, e mai interagiscono fra loro sul palco, soltanto per mezzo degli schermi. La videocall è il canale che permette lo svolgersi dei dialoghi, una prassi divenuta fin troppo familiare ai nostri giorni, a cui la pandemia ha dato una spinta decisiva. Nell’ inanellarsi di confidenze sulla quotidianità, sulla vita sentimentale e familiare si esplica il vivace scambio verbale, gestuale e mimico dal ritmo incalzante e vario nei toni. Lorella (alias Marina Massironi) decide di mettere al corrente l’amica Fiamma (Maria Amelia Monti) del suo avvenuto nuovo matrimonio con un uomo tanto speciale, in prima analisi senza difetti, ma con una caratteristica insolita quanto incredibile: è invisibile! Il solo annuncio delle nozze è già ragione sufficiente di sconcerto, riferito poi a mezzo internet, ma la questione dell’invisibilità diventa allarmante, a tal punto che Fiamma paventa la perdita di senno dell’amica. La sovrapposizione tra virtuale e reale è sotto gli occhi degli spettatori, che sono chiamati ad un esercizio continuo di variazione del focus, muovendosi sui due piani distinti e sincronizzati dagli schermi in alto allo spazio scenico vero e proprio, in cui la maestria delle attrici si estrinseca dinamicamente. L’ilarità diffusa accompagna tutto lo svolgersi dei dialoghi e gli stati d’animo delle due donne che si delineano tra desideri, aspettative, allegria delusioni, ricordi, sensi di colpa. Fa sicuramente riflettere la dualità messa in scena, nella quale il confine fra concretezza e simulazione diventa sempre più sfocato, attualissimo se si pensa al dibattito culturale sull’avvento dell’I.A. La presente recensione si riferisce alla rappresentazione del 5 dicembre 2023. |
Gli Ipocriti con
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