La Locandiera
Roma, Teatro Pegaso, dal 5 al 22 gennaio 2023

La Locandiera rappresenta uno dei punti più alti della scrittura goldoniana e nella rielaborazione della sala diretta da Antonia Di Francesco il taglio dell'opera è certamente particolare per la riscrittura in chiave personalissima di alcuni dei principali personaggi (a cominciare da Mirandolina). Carlo Goldoni, grande innovatore che a metà del '700 impose il testo scritto alla decadenza della pur gloriosa commedia dell'arte, tratta ne La Locandiera il tema della seduzione, dell'amore inteso come sentimento umano ingannevole, tinteggiandone i caratteri, i vizi, l'ipocrisia e l'arroganza, argomenti sempre di straordinaria attualità.
La trama verte intorno a Mirandolina, una donna padrona di sè che si diverte a far innamorare gli avventori della sua locanda e che non accetta che un Cavaliere possa resistere al suo fascino. Accanto a lei ruotano personaggi molto diversi tra loro che, nella versione della commedia proposta al Teatro Pegaso, appaiono fortemente caratterizzati e, forse, anche un po' distanti dalle intenzioni del celebre commediografo veneto.
Antonia Di Francesco è infatti una Mirandolina sui generis, sia perchè fisicamente lontana dallo stereotipato immaginario comune, che per i suoi atteggiamenti a metà tra l'imbronciato e l'altezzoso. E' però innegabile che tale rivisitazione del personaggio, che a prima vista potrebbe spiazzare un purista del teatro goldoniano, viene ampiamente compensata dalla grande prova artistica che ne dà l'interprete.
Originale è anche la scelta di presentare il Marchese di Forlipopoli (incarnato da Alessandro Moser che ha curato anche la regia dello spettacolo) quasi fosse una caricatura del personaggio. Il risultato è comunque esilarante, con siparietti divertentissimi (la mescita del vino a gocce ed il goffo tentativo di fare esercizio fisico emulando il Cavaliere, generano puro divertimento) ed un tocco di "diversità" che sicuramente arricchisce la trama senza involgarirla. Apprezzabilissime e di livello le interpretazioni degli altri personaggi: le due commedianti (Sara Biondini e Angela Di Tullio) che sfiorano il grottesco per le posture e le espressioni facciali; il Conte d'Albafiorita (Ruggero Forniti) compassato nel suo ruolo compensatorio dell'istrionicità del Marchese di Forlipopoli (suo rivale in amore), il misogino Cavaliere di Ripafratta.
Spettacolo divertente che pur nella sua originalità, non perde mai di vista la primitiva scrittura del testo. Molto belli i costumi di scena che rispecchiano perfettamente l'ambientazione settecentesca. Poco felice, a parere di chi scrive, la scelta dell'arredamento: sedie in plexiglass in una locanda fiorentina del diciottesimo secolo non si integrano nel contesto storico messo in scena.
Rappresentazione avvincente, molto apprezzata dal pubblico. Il Teatro Pegaso infatti, visto il successo decretato allo spettacolo, fuori cartellone proporrà ulteriori repliche nel mese di febbraio. E sicuramente la scelta sarà ripagata dall'entusiasmo del pubblico.


Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 19 gennaio 2023.

La Locandiera
di Carlo Goldoni

regia di Alessandro Moser

con
Antonia Di Francesco
Demian Aprea
Alessandro Moser
Ruggero Forniti
Sara Biondini
Angela Di Tullio
Mauro Caramaschi
Maria Volta
Lara Ravazzolo
Alessia Ciarambino

scenografia Guido Ghelardini
costumi e attrezzeria Rossella Nardini
fonia e luci Elisa Martini


foto: Stefania Bagnoli

Teatro Pegaso
Sala Troisi
Via Cardinal Ginnasi 12
00122 Roma (Lido di Ostia)

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www.teatropegaso.net


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