"Voyage 34 - The complete trip" è un incredibile quanto affascinante unicum nella discografia dei Porcupine Tree. Concepito inizialmente da Steven Wilson per far parte di “Up the Downstair” quale secondo cd, è finito prima col diventare un singolo in due parti, per poi essere unito a successivi remix dello stesso Steven Wilson, in collaborazione con l'ex Japan Richard Barbieri, entrato poi in pianta stabile nella band. Voyage 34 è il racconto di quando la gioia si trasforma in paura, di quando un viaggio, il trentaquattresimo di Brian nei meandri dell'Lsd, finisce male, malissimo. Ed è proprio Brian, protagonista suo malgrado, che ce lo descrive, terrorizzato. La sua voce, alternata ad un'altra narrante esterna, fredda, distaccata, ci accompagna per tutti e 70 i minuti del disco, ci accompagna raccontandoci come tutto sia andato storto. Ma a Brian non basta, vuole portarci con lui, vuole ripercorrere assieme a noi lo stesso inquietante cammino, chissà, forse per riuscirne indenne. Cammino che inizia, continua e finisce con un riff ossessivo e incalzante di chitarra, che richiama inevitabilmente “Another brick in the wall “ dei Pink Floyd, ma che non ne è affatto un plagio: E' un riff che suona universale, come se esistesse da sempre e da sempre suonasse invitante.
Il ritmo delle percussioni è costante, ci sono spirali di suoni e onde suadenti ma mai invasive e uguali, che si e ci inseguono tra voci e risate, loop e echi impazziti, sintetizzatori e tastiere acide che lasciano spesso spazio a quiete, quiete onirica, che richiama il miglior Brian Eno e quell'ambient esploso all'inizio degli anni 90 da cui Wilson ha attinto con sublime ispirazione. La concezione del tempo e dello spazio si perdono: i 70 minuti trascorrono via veloci e lenti assieme. Le quattro tracce fluiscono in un unico e omogeneo magma sonoro, in cui è facile immergersi con fascinazione. Quando il viaggio volge al termine e le chitarre via via ci abbandonano, restiamo soli, consapevoli che stiamo per uscirne, immersi in un emozionante e oscuro tappeto elettronico. Sfumano le risate, le voci si fanno impaurite, quasi non volessero lasciarci andare, ma ci abbandonano assieme a tutto il resto, lasciandoci in un rassicurante silenzio di pace.
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Steven Wilson: chitarre , tastiere Richard Barbieri: sintetizzatore Anno: 2000 1 Voyage 34 Phase I 2 Voyage 34 Phase II 3 Voyage 34 Phase II 4 Voyage 34 Phase IV
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