Dagli archivi musicali continuano ad uscire gemme dimenticate. Stavolta – e sorprendentemente – è il turno dei Clannad, glorioso gruppo irlandese, del quale viene proposto il celebre concerto registrato dalla gloriosa Radio Bremen la sera del 29 gennaio 1980: circa un’ora e mezza di musica, distribuita su doppio cd e doppio vinile (anche se in questa versione manca la traccia finale: "Níl Sé'n Lá"). Già nota come bootleg, l’incisione viene finalmente riportata nella sua interezza; e si tratta di registrazioni perfette, atmosfera raccolta e rarefatta, grande precisione nelle interpretazioni, inframezzate da presentazioni e spiegazioni venate di sottile umorismo: un documento fondamentale ed imperdibile per gli appassionati del gruppo e della scena folk degli anni ’70, ma non solo. Il gruppo è qui colto nel momento cruciale della sua carriera; al volgere degli anni Ottanta i Clannad raggiunsero la massima espressività nel loro stile caratteristico, pressoché rigorosamente acustico. I primi quattro album (Clannad, del 1973; Clannad 2, del 1974; Dúlaman, del 1976; In Concert, del 1978) avevano disegnato un percorso estremamente coerente, precisando la proposta e rendendola via via più personale e matura; la tournée tedesca nella quale si inserì il concerto di Brema fu quindi l’apice espressivo del quintetto formato dai tre fratelli Brennan (o Ó Bhraonáin, secondo la grafia gaelica esibita dal gruppo), Ciarán, Máire e Pól, e dai loro zii, i gemelli Pádraig e Noel Duggan (Ó Dhugáin). Non solo. Anche i brani presenti nel live In Concert, di appena un anno e mezzo prima, acquistano in questo concerto nuova forza e scioltezza. Da questo punto di vista, anzi, Turas è di gran lunga più significativo, completo e affascinante; una preziosissima testimonianza di cosa fossero i Clannad dal vivo al massimo della loro forma. Eppure, la sera del concerto i cinque erano piuttosto tesi, come racconta Máire nelle note: i Clannad erano piuttosto popolari in Germania, ma la proposta di registrare il concerto per una sua messa in onda da Radio Bremen da una parte li colse piacevolmente di sorpresa, dall’altra li caricò di aspettative e responsabilità. Tensione che si sente via via sciogliersi col passare dei brani: la musica scorre fluida, naturale; tanto sicura, impressiva ed incisiva per quanto eterea e suggestiva. E fu a quel punto, tra la fine del 1980 e il 1981, che il gruppo maturò la decisione di una evoluzione stilistica che avrebbe portato ad un allargamento della formazione a sestetto, con l’inserimento della sorella Eithne (Enya, proprio quella, insomma…) e la pubblicazione di Fuaim, nella seconda metà del 1982, con una prima apertura alla elettrificazione e un linguaggio meno di nicchia. Dopo sarebbero arrivati Magical Ring, le colonne sonore di successo, la collaborazione con Bono, il rock pop sofisticato di Macallà (che avrebbe fatto da modello a gruppi come i Corrs) e infine l’adesione a suggestioni e stilemi più o meno vagamente new age.
La testimonianza di un gruppo in tournée; un documento che mostra un grande gruppo alla fine della prima grande tappa del suo cammino; e un viaggio indietro, nel tempo e nel memoria, alla riscoperta di sonorità affascinanti ora come allora. (In memoria di Pádraig Duggan, 23 gennaio 1949 / 9 agosto 2016) Pádraig Duggan Voto: 95/100
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Máire Brennan: Voce, arpa Anno: 2018
Disco 1 Disco 2 |