Noto in ambito progressive per la sua militanza negli Arcansiel, con i quali ha pubblicato due album, Paolo Baltaro consolida la sua carriera solista con il secondo album, “The day after the night before”, che segue di sei anni “Low fare flight to the earth”.
Questo nuovo lavoro è realizzato in due versioni: una mp3 scaricabile gratuitamente, l’altra, più appetibile, in versione fisica, costituita da una singola confezione comprensiva di vinile e cd. Numerosi gli ospiti del progetto, tra i quali spicca, al sax ed al flauto, Sandro Marinoni (anche lui degli Arcansiel). La particolarità di “The day after the night before” è rappresentata dal fatto che le undici composizioni (più una ghost track) rappresentano altrettante colonne sonore di film inesistenti, eccezion fatta per la prima e per l’undicesima traccia, “Do it again”, che è effettivamente la colonna sonora di un lungometraggio, di imminente uscita, di Ricky Mastro. Tra i brani anche due versioni “alternative” di “Bike” dei Pink Floyd e di “It’s allright with me” di Cole Porter. Un progetto piuttosto particolare, dunque, in cui le varie sfaccettature della personalità musicale di Baltaro emergono in modo prepotente. Si passa dalla ballata acustica di “Do it again” al pop raffinato di “Postcard from hell” e alla “beatlesiana” “Silent song”. Ci si imbatte nelle follie zappiane di “Cole Porter and Frankz’s birthday party”, per poi incontrare il blues, sui generis, di “Goodnight”. Ad una “Another sunny day” molto aggressiva, fa da contraltare una versione ancora più stralunata dell’originale, di “Bike”. Non manca un’incursione nell’elettronica come in “Nowhere street pt.2” e l’incontro-scontro tra Jimi Hendrix e Miles Davis in “It’s allright with me” e, per finire, con un mood sixties nella versione elettrica di “Do it again”. Un album contenitore di molteplici sorprese, da ascoltare con attenzione dall’inizio alla fine e che dimostra, ancora una volta, la validità della produzione dell’artista vercellese. |
Paolo Baltaro: voce, tutti gli strumenti Anno: 2017 |